Def 2023: i professionisti chiedono un urgente riordino della normativa sugli incentivi
di Redazione tecnica - 19/04/2023
“È necessario che la normativa sugli incentivi venga del tutto riorganizzata, con provvedimenti, da emanare al più presto, che ne consentano il mantenimento per tempi medio-lunghi, secondo meccanismi che li rendano sostenibili per le finanze dello Stato”. Così si è espressa la Rete delle Professioni tecniche (RPT), nel corso dell’audizione preliminare all’esame del Documento di Economia e Finanza per il 2023, presso le Commissioni congiunte Bilancio del Senato e della Camera.
DEF 2023: la RPT chiede una revisione dei bonus edilizi
I professionisti tecnici hanno apprezzato l’impostazione del documento rispetto alla riorganizzazione delle misure fiscali, con provvedimenti che pongono al centro le imprese e le famiglie, e altri che puntano a questioni più tecniche che mirano ad alleggerire i costi dell’energia, così come ha trovato approvazione anche il corposo capitolo degli incentivi edilizi, che impegnerà il Governo a rivederne la materia in modo da “combinare la spinta all’efficientamento energetico e antisismico degli immobili con la sostenibilità dei relativi oneri di finanza pubblica e l’equità distributiva”.
Tutto bene, o quasi, perché, come ha appunto evidenziato RPT, è necessario riorganizzare del tutto la normativa sugli incentivi, con provvedimenti, da emanare al più presto, che ne consentano il mantenimento per tempi medio-lunghi e con meccanismi che li rendano sostenibili per le finanze dello Stato. Solo in questo modo infatti sarà “possibile continuare quel processo, ineludibile, di miglioramento dell’efficienza energetica e della sicurezza del patrimonio edilizio”.
Sempre sul tema, i professionisti ribadiscono l’importanza di completare il processo che consenta la possibilità riacquistare in tempi strettissimi i crediti di imposta relativi agli incentivi fiscali, per prevedere il completamento degli interventi in corso evitando tutte quelle criticità che stanno coinvolgendo cittadini, imprese e professionisti.
Equo compenso, costituzione STP e semplificazione burocratica
Non mancano poi i riferimenti al lavoro dei professionisti: dalle modifiche alla nuova legge sull’equo compenso, in termini di estensione ad una platea più ampia di committenti e di interventi sull’impianto sanzionatorio, agli strumenti per favorire la nascita delle STP, le Società tra professionisti che, spiega la Rete, rappresentano il principale modello organizzativo in grado di sostenere i processi di aggregazione delle attività professionali fino alle normative per la creazione di politiche attive finalizzate a supportare il lavoro dei liberi professionisti.
Infine, il documento contiene suggerimenti per avviare il percorso di semplificazione ed eliminazione di attività burocratiche per Ordini e Casse di previdenza, soluzioni in tema di prevenzione del rischio idrogeologico procedendo con il supporto degli ordini ad interventi organici di tutela del territorio e proposte per avviare un piano integrato di recupero dei borghi, utilizzando vari strumenti, dal piano di prevenzione sismica a quello del risparmio energetico, supportato anche da specifici incentivi edilizi.
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