Diagnosi energetica imprese: pubblicato il report ENEA 2020
di Redazione tecnica - 08/12/2021
Diagnosi energetica imprese: ENEA ha pubblicato il "Rapporto sull’attuazione dell’obbligo di diagnosi per l’anno 2020", seconda annualità del secondo ciclo di diagnosi obbligatorio, come previsto dall’art.8 del D.lgs.102/2014. Tale obbligo normativo ha coinvolto un’importante parte del settore produttivo italiano, sia del settore industriale che del settore terziario.
Obbligo diagnosi energetica: il report ENEA 2020
Istituito nel 2015, l’obbligo di diagnosi energetica rappresenta uno strumento utile di analisi e una grande opportunità per le imprese di migliorare l’efficienza energetica.
Nell’arco di questi anni sono state raccolte quasi 30.000 diagnosi energetiche, che permettono di:
- individuare i centri di costo energetico più rilevanti;
- aumentare l’efficienza energetica tramite investimenti mirati;
- realizzare numerosi studi tramite i dati forniti, dal calcolo degli IPE di riferimento per i vari settori produttivi, all’analisi economica ed energetica degli interventi effettuati in passato dalle imprese e degli interventi da prevedere in futuro.
Come previsto dall’art. 8 del D.Lgs 102/2014, l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica di ENEA ha fornito Linee Guida Settoriali, i Fogli di calcolo elettronico specifici per vari settori e ha implementato il portale di caricamento delle diagnosi energetiche, che permette anche di registrare per imprese con consumi inferiori a 50 TEP ottemperando agli obblighi dell’art. 8 del D.Lgs. 73/2020. Anche le PA potranno registrarsi per la comunicazione dei risparmi da inviare a ENEA ai sensi dell’art. 7 comma 8 della stessa misura.
Inoltre nel corso dell’anno, ENEA ha organizzato numerose attività di supporto alle imprese e agli operatori con il coinvolgimento delle principali Associazioni di categoria dei settori oggetto di analisi e studio. Nella fattispecie, le attività di ricerca effettuate dalla banca dati delle diagnosi (analisi diagnosi energetiche pervenute ad ENEA ai senso Art. 8 D.Lgs 102/2014, identificazione IPE settoriali ed IPE di primo e secondo livello, analisi interventi pianificati e realizzati, focus settoriali) sono state oggetto di un gran numero di eventi on line.
Aggiornto del portale ENEA
Anche il portale per il caricamento delle diagnosi è stato implementato. In particolare si è tenuto conto delle novità introdotte dal D. Lgs. 73/2020 del 14 luglio 2020 e in particolare che:
- le Diagnosi Energetiche possono essere eseguite solamente da soggetti certificati come ESCo (secondo le norme UNI 11352) ed EGE (secondo le norme UNI 11339). Tale aggiornamento è stato riportato anche sul portale audit102 che, nell’area utenti Incaricati, permette la registrazione solamente in qualità di ESCo o EGE;
- esonero di obbligo di diagnosi energetica le grandi imprese con un consumo annuo inferiore a 50 tep valutato su tutti i siti di pertinenza. Nel portale audit102 l’impresa può selezionare tra le differenti categorie previste anche quella di Grande Impresa con consumi inferiori ai 50 tep e caricare, per l’anno d’obbligo, una dichiarazione di atto notorio a firma del legale rappresentante, attestante il consumo risultante dalle fatture dei fornitori di energia e dai dati dei distributori, allegando, come di consueto, il documento di riconoscimento. La documentazione dettagliata a supporto va custodita per eventuali controlli previsti;
- obbligo di rendicontazione annuale dei risparmi energetici addizionali conseguiti dalle imprese nell’anno precedente;
- tale obbligo è stato esteso anche a tutti gli enti pubblici che abbiano aderito ad una convenzione CONSIP relativa a servizio energia, illuminazione o energy management: sul portale audit102 è stata quindi creata la nuova categoria di utente Pubblica Amministrazione.
Inoltre sul portale è presente una nuova funzionalità di importazione delle diagnosi energetiche e delle rendicontazioni dei risparmi nei consumi caricate sul precedente portale, con l’obiettivo di far sì che tutte le imprese possano valorizzare il lavoro già svolto in passato e recuperare per consultazione ed archiviazione in rete le documentazioni elaborate.
In questo stesso ambito si inserisce il Questionario di Maturità Energetica per le imprese, finalizzato ad acquisire utili informazioni su come la consapevolezza energetica nel tessuto produttivo italiano sia cambiata negli ultimi anni, in particolare a seguito dell’emanazione del D.Lgs. 102/2014, dall’altro a fornire uno strumento per individuare eventuali carenze nel loro approccio ai consumi energetici nella propria impresa.
Le diagnosi energetiche presentate ad ENEA nel dicembre 2020
Dopo l’elevato numero di diagnosi caricate sul portale nel dicembre 2019, primo anno del secondo ciclo di diagnosi obbligatorie (oltre 11.172 diagnosi energetiche presentate da parte di oltre 6.434 imprese), sono state caricate sul portale ENEA 759 diagnosi energetiche, da parte di 495 imprese:
- delle 495 imprese, 476 si sono dichiarate Grandi Imprese e 241 si sono dichiarate Imprese Energivore (Imprese a forte consumo di Energia iscritte agli elenchi della CSEA);
- delle 759 diagnosi energetiche, infine, 344 risultano afferenti a siti caratterizzati dalla presenza di Piani di Monitoraggio dei consumi, come indicato e prescritto dalle Linee Guida ENEA per il Monitoraggio per tutte le imprese che erano alla seconda tornata di diagnosi energetiche, mentre 71 siti risultano essere caratterizzate dalla presenza di un sistema di gestione ISO 50001 certificato;
- di questi 71 siti (per un totale di imprese certificate ISO 50001 pari a 26), per 41 siti si è optato, come previsto dai Chiarimenti MISE in materia di Sistemi di gestione dell’Energia ISO 50001 del dicembre 2018, per il caricamento a portale della matrice di sistema, del file riepilogativo F e del certificato del sistema di gestione. Per i restanti 30 siti si è caricata una diagnosi energetica classica.
Settori e distribuzione geografica
I settori maggiormente rappresentati siano quello delle attività manifatturiere (settore C, 360 diagnosi) e quello del Commercio all’ingrosso e al dettaglio (settore G, 116 diagnosi): da sole le diagnosi dei 2 settori rappresentano circa il 62% di tutte le diagnosi pervenute ad ENEA nel dicembre 2020.
Conformemente all’andamento degli anni precedenti, anche nel dicembre 2020 la gran parte delle diagnosi pervenute ad ENEA riguardano a siti produttivi situati nelle regioni italiane a maggior sviluppo industriale, ovvero la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Veneto ed il Piemonte, come riportato in figura 4. Un buon numero di diagnosi si registrano anche per i siti produttivi di Lazio, Toscana e Campania.
Nel report si evidenzia anche la presenza di soggetti non obbligati ai sensi dell’art.8 del D. Lgs. 102/2014 ma che hanno presentato la diagnosi in modo volontario o a seguito di bandi regionali.
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