Diagnostica e Qualità: il Centro Diagnostico Tecnoindagini
di Tecnoindagini - 12/09/2022
Il percorso normativo verso una diagnostica di qualità
Viviamo in un Paese, l’Italia, in cui la maggior parte del costruito, delle infrastrutture e degli edifici ha raggiunto un’età avanzata e necessita di controlli, monitoraggi e manutenzioni che sono possibili solo con una reale e precisa conoscenza dello stato di salute della costruzione.
Per questo, negli ultimi anni, il panorama normativo che
riguarda le costruzioni esistenti è cambiato e si è evoluto
notevolmente a partire dalle NTC 2008, le quali introducevano per
la prima volta un capitolo sulle costruzioni esistenti.
Successivamente, nel 2018, le Norme Tecniche per le Costruzioni
hanno introdotto un’altra importante novità: l’esecuzione delle
prove deve essere effettuata a cura di un laboratorio, di cui
all’art. 59 del DPR 380/2001. Questo ha lo scopo di regolamentare
quali attori hanno le competenze per eseguire prove materiali sulle
costruzioni esistenti.
I criteri per una diagnostica efficace sulle strutture esistenti
Personale qualificato
La diagnostica deve essere eseguita da personale con qualifiche e competenze specifiche sulle prove e analisi sui materiali sulle costruzioni esistenti. Si deve garantire la “Perfetta conoscenza delle procedure di prove e delle modalità di funzionamento delle apparecchiature e dei sistemi di acquisizione dei dati” [cit. 633/STC].
Per fare questo, il riferimento sono le certificazioni del personale nelle specifiche metodologie di prova: la UNI EN ISO 9712:2012 e la UNI Pdr 56:2019.
La UNI PdR 56:2019 è la prassi di riferimento che definisce i principi, i criteri e le procedure per la gestione delle attività relative alla certificazione ed al successivo mantenimento della certificazione al livello 1,2 e 3 del personale tecnico addetto alle prove non distruttive (PND) nel campo dell’ingegneria civile. La prassi comprende la competenza nei seguenti metodi di prova:
Questo significa che per eseguire una delle prove sopra descritte è necessario essere in possesso della certificazione specifica che viene rilasciata in seguito ad una serie di esami teorici e pratici. Tale certificazione può essere rilasciata su 3 livelli.
Attrezzature di proprietà
Chi esegue la diagnostica deve avere attrezzature e strumentazioni di proprietà “idonee, periodicamente controllate e soggette sia ad un programma periodico di verifica della taratura che ad un piano di manutenzione che ne garantiscano l’efficienza operativa.” [cit. 633/STC].
Il controllo periodico di verifica del corretto funzionamento e della taratura delle attrezzature sono fondamentali per garantire risultati sempre veritieri e validati, eliminando gli errori che possono generarsi da un malfunzionamento.
Inoltre, l’utilizzo di alcune strumentazioni richiede una formazione specifica del personale, che ne deve conoscere nel dettaglio il funzionamento: questo viene garantito solo attraverso certificazioni specifiche.
Garanzie di qualità
Tutte le procedure, le prove e analisi diagnostiche devono essere parte di processi e metodi tracciati e a norma UNI EN ISO 9001. Affidarsi ad una società certificata nella qualità è un’ulteriore garanzia perché assicura che tutti i processi di analisi sono tracciati in protocolli specifichi con procedure di controllo.
Affidarsi al Centro Diagnostico per le Costruzioni Tecnoindagini
È in questo panorama che Tecnoindagini ha deciso di strutturare il Centro Diagnostico per le Costruzioni: un centro specializzato nella diagnostica, che esegue prove, analisi e protocolli su costruzioni esistenti e nuove, il tutto seguendo una Diagnostica a Filiera Controllata.
Il Centro Diagnostico ha ottenuto l’autorizzazione come Laboratorio Prove Materiali da Costruzione e Laboratorio Prove Materiali sulle Costruzioni Esistenti. Queste due aree completano l’area Protocolli Diagnostici finalizzata all’esecuzione di indagini finalizzate al rilievo di patologie, alla valutazione statica e sismica e all’individuazione dello stato di salute della costruzione.
Il Centro Diagnostico Tecnoindagini è composto da tutte le professionalità necessarie per affrontare ogni esigenza diagnostica e coordinarle in funzione delle attività. I 50 specialisti nella diagnostica sono interni al Centro e condividono il metodo di lavoro e le informazioni raccolte, così da alimentare una conoscenza coerente ed univoca della costruzione.
Gli specialisti di Tecnoindagini sono certificati di 2° e 3° Livello sulle prove non distruttive sugli edifici secondo la UNI EN ISO 9712:2012 e la UNI PdR 56:2019. Inoltre, il Centro Diagnostico dispone di ogni tecnologia per eseguire analisi non invasive, ma efficaci: 558 strumenti di proprietà precisi e tarati per analizzare ogni componente a diversi livelli di profondità.
Scopri il Centro Diagnostico Tecnoindagini
© Riproduzione riservata
- Tag: