Digitalizzazione pratiche edilizie: protocollo d’intesa per le zone colpite dal sisma
di Redazione tecnica - 21/03/2025

Un passo avanti nella gestione delle pratiche edilizie nei territori colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016. Con la firma del Protocollo d’Intesa tra il Commissario Straordinario per la ricostruzione del sisma 2016 e le Soprintendenze archivistiche e bibliografiche di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, prende il via un ambizioso progetto di digitalizzazione degli archivi edilizi nei 182 comuni del cratere.
Digitalizzazione pratiche edilizie: l'accordo per i Comuni del Cratere
L’iniziativa, che rientra nel Piano Nazionale Complementare Sismi 2009-2016 (Sub-misura A1.2), prevede un investimento complessivo di 20,5 milioni di euro per la creazione di un archivio digitale centralizzato di circa un milione di pratiche edilizie comunali. Un’operazione che non si limiterà a una semplice scansione dei documenti cartacei, ma che includerà metadati e classificazioni avanzate, garantendo maggiore efficienza, trasparenza e accessibilità alle informazioni.
L’accordo è stato sottoscritto dal Commissario Guido Castelli e dai Soprintendenti archivistici e bibliografici delle quattro regioni interessate: Giuseppina Rigatuso per l’Abruzzo, Ferdinando Salemme per il Lazio, Benedetto Luigi Compagnoni per le Marche e Francesca Valentini per l’Umbria.
Il progetto ha una doppia valenza: da un lato tutela il patrimonio documentale, dall’altro garantisce una gestione più moderna ed efficiente della ricostruzione.
Come ha spiegato il Commissario Castelli, il processo di digitalizzazione si svilupperà attraverso tre fasi: progettazione tecnica, censimento dei documenti e digitalizzazione vera e propria. Quello che si verrà ad attuare è quindi un esempio di collaborazione virtuosa tra amministrazioni, razionalizzando la gestione degli archivi comunali e offrendo un miglior servizio ai cittadini.
Il Fascicolo dell'edificio
Oltre alla gestione documentale, il piano di digitalizzazione si integra con un altro progetto chiave: il “Fascicolo dell’edificio”, finanziato con 13,4 milioni di euro dalle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Questo strumento permetterà di avere una mappa digitale dettagliata di ogni immobile, facilitando gli interventi di manutenzione, adeguamento sismico e ricostruzione.
Tra i benefici attesi dal processo di digitalizzazione:
- velocizzazione del reperimento delle informazioni sugli edifici, anche in caso di emergenze future;
- riduzione del rischio di smarrimento di pratiche e documenti;
- diminuzione dei tempi di accesso alle pratiche edilizie da parte di tecnici e cittadini;
- maggiore trasparenza e semplificazione delle procedure.
Sicuramente, concludono i Soprintendenti, un passo in avanto nella digitalizzazione della pubblica amministrazione, facilitando l’accesso a servizi sempre più innovativi, efficienti ed efficaci.
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