Direttiva Green: tutte le scadenze da segnare

di Redazione tecnica - 16/05/2024

Dopo la pubblicazione la scorsa settimana nella Gazzetta Ufficiale Dell’Unione Europea, si attende solo l’entrata in vigore della Direttiva (UE) 2024/1275, ovvero della EPBD – Energy Performance of Building Directive, meglio conosciuta come Direttiva Green.

Direttiva Green: le tappe fondamentali della decarbonizzazione

La data fatidica è quella del 28 maggio 2024, a partire da cui gli Stati membri avranno 2 anni per recepirne le indicazioni e predisporre il piano strategico di azione. Alcune novità dovranno però essere introdotte prima del 29 maggio 2026, così come nel documento sono previste invece delle date più a lungo termine.

Nell’immediato sono previsti due importanti cambiamenti, uno dei quali potrebbe configurarsi come un "piccolo terremoto" in Italia, in un già sconquassato sistema di incentivi fiscali.

Caldaie a combustibili fossili: stop a incentivi e a vendita

Se infatti entro il 31 dicembre 2024 gli edifici non residenziali devono essere dotati di sistemi di automazione e controllo nel caso abbiano impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione combinati con potenza nominale utile superiore a 290 kW, dal 1° gennaio 2025 scatta ufficialmente lo stop all’Ecobonus per l’installazione di caldaie alimentate da fonti combustibili fossili, mentre dal 2040 l’installazione sarà totalmente vietata.

Il 2025 sarà appunto l’anno di studio e di formulazione del piano: entro il 31 dicembre 2025 gli Stati membri dovranno presentare la prima proposta del piano di ristrutturazione e delle linee strategiche da seguire per il raggiungimento degli obiettivi.

Installazione dei pannelli solari: le tappe per edifici pubblici e residenziali

Dal 2026 la Direttiva sarà pienamente operativa e inizieranno ad essere attuate le prime indicazioni sugli edifici, a partire da quelle relative all'insitallazione di impianti solari.

In particolare:

  • entro il 31 dicembre 2026, gli edifici pubblici e quelli non residenziali con superficie coperta utile superiore a 250 mq, dovranno essere dotati di un impianto solare.
  • entro il 31 dicembre 2027 toccherà agli edifici pubblici, con superficie coperta utile oltre i 2.000 mq e agli edifici non residenziali, con superficie coperta superiore a 500 mq e soggetti a ristrutturazione importante;
  • entro il 31 dicembre 2030 tutti gli edifici pubblici esistenti, con superficie utile superiore a 250 mq, dovranno essere dotati di impianti solari;
  • la misura scatta invece dal 2029 per tutti i nuovi edifici residenziali e per i nuovi parcheggi coperti.

Riduzione dei consumi e l'obiettivo zero emissioni

Queste infine le scadenze sugli obitettivi di riduzione dell’energia primaria, che hanno sostituito quello iniziale di salto di classe energetica:

  • entro il 31 dicembre 2030, tutti gli edifici residenziali e non residenziali dovranno ridurre almeno del 16% il consumo medio di energia primaria, rispetto al 2020;
  • entro il 1° gennaio 2033,  tutti gli edifici non residenziali dovranno ridurre del 26% il consumo medio di energia primaria, rispetto al 2020;
  • entro il 31 dicembre 2035, tutti gli edifici residenziali dovranno ridurre di almeno il 20-22% la quota di consumo medio di energia primaria, sempre  rispetto al 2020.

L’obiettivo emissioni zero segue invece questi step:

  • dal 1° gennaio 2028 per gli edifici pubblici di nuova costruzione;
  • dal 1° gennaio 2030 per tutti gli edifici di nuova costruzione.

Tappa finale il 2050, con la completa decarbonizzazione del parco immobiliare degli stati membri.



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