Il dopo Superbonus: proposte per nuovi incentivi fiscali
di Redazione tecnica - 08/05/2024
Favorire un passo in avanti nel dibattito che oggi interessa i bonus fiscali, guardando al futuro degli strumenti pubblici che devono favorire l’efficienza energetica in vista degli sfidanti obiettivi previsti dalla Direttiva Green.
Superbonus e bonus edilizi: necessario il riordino degli incentivi fiscali
Con questo obiettivo è nata la campagna di adesioni lanciata da Rete Irene sulla proposta di riordino degli incentivi fiscali per il rinnovamento energetico degli edifici realizzata insieme ad ASSOCOND CO.NA.F.I., e destinata alle imprese, esortandole a un impegno condiviso per la riqualificazione edilizia.
In particolare, Rete Irene chiede a imprenditori, professionisti, industriali, operatori della finanza, associazioni di inquilini, amministratori di condomini e proprietari immobiliari di farsi portatori di una visione a lungo termine, mettendo al centro del dibattito e delle proposte l’interesse a ridurre i costi dell’energia e a risparmiare quindi quelle risorse ingenti oggi disperse a causa di un parco residenziale che necessita di un profondo rinnovamento.
Come sottolinea l’Associazione, secondo stime europee, a oggi il 75% degli edifici è inefficiente energeticamente: un aspetto che incide pesantemente sull’economia, considerato che i costi energetici complessivi stimati in Italia sono pari a 90 miliardi, di cui il 40% è destinato al riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Di fatto, nonostante gli ambiziosi obiettivi di risparmio energetico previsti dal PNIEC, che prevede di realizzare risparmi di energia pari a 73,4 Mtep tra il 2021 e il 2030, di cui il 52% ascrivibili alla riduzione dei consumi nel settore residenziale, l’Italia rimane priva di una politica di riqualificazione energetica dotata di misure credibili in grado di accompagnare il percorso di decarbonizzazione del proprio parco immobiliare.
Da qui la proposta di un approccio pluri-obiettivo e integrato, volto a incentivare contemporaneamente interventi di categorie diverse che possano soddisfare più ambiti di attività meritevoli di sostegno.
La proposta di Rete Irene
Perno del progetto è un sistema di incentivi a intensità variabile, a partire da un’aliquota del 70%, proporzionale al numero di ambiti coinvolti e alla qualità dei risultati ottenuti. Non solo: la cessione del credito verrebbe subordinata alla presenza di criteri selettivi rigorosi, come ulteriore strumento per stimolare gli interventi che siano realmente di interesse pubblico.
“Rete Irene continua a fare la propria parte per favorire un dibattito costruttivo e partecipato sul futuro dei bonus fiscali per la riqualificazione edilizia. L’esperienza del Superbonus ha acceso un faro sul ruolo cruciale che la riqualificazione edilizia ricopre nel percorso di transizione energetica che attende il Paese, alla luce delle ambiziose normative comunitarie. Con la conclusione del bonus, abbiamo deciso di metterci in gioco per superare l’attuale clima di tensione e chiamare a raccolta tutti gli operatori di settore e le istituzioni attorno a una nuova proposta di incentivi” ha dichiarato Manuel Castoldi, Presidente di Rete Irene. “Si tratta di un atto di responsabilità per il futuro del Paese, e per questo motivo vogliamo coinvolgere tutti: l’obiettivo è quello di far convergere gli interessi privati di autonomia energetica con gli interessi della collettività quali sicurezza, salubrità, contrasto alla povertà energetica, decarbonizzazione e sostenibilità finanziaria”.
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