Efficienza energetica: 232 milioni ai Comuni con il nuovo CSE

di Redazione tecnica - 17/03/2025

A partire dall’8 aprile 2025, i Comuni avranno accesso al fondo 2025 per la sostenibilità e l’efficienza energetica: il MASE ha infatti approvato, con il Decreto Direttoriale del 21 febbraio 2025, n. 90 l’avviso per il C.S.E. 2025 - Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica, finalizzato all'erogazione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica, anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali.

Efficienza energetica dei Comuni: il nuovo avviso CSE

L’iniziativa, finanziata attraverso il POC Energia e Sviluppo dei Territori 2014-2020, mira a promuovere:

  • la riduzione dei consumi energetici negli edifici pubblici;
  • l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici;
  • l’adozione di pompe di calore e sistemi di relamping;
  • l’utilizzo di infissi ad alta efficienza e soluzioni ibride per il risparmio energetico.

Le risorse, pari complessivamente a 232 milioni di euro, saranno erogate a fondo perduto, coprendo il 100% dei costi ammissibili per gli interventi previsti. Le spese vanno sostenute attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento dei relativi beni e servizi tramite procedure su MePA.

Il processo di richiesta del finanziamento prevede le seguenti fasi:

  • 8 aprile 2025: avvio delle negoziazioni con gli operatori economici tramite il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA);
  • 15 aprile 2025: compilazione delle istanze di concessione del finanziamento;
  • 5 maggio 2025: apertura dello sportello per la presentazione delle domande.

Le richieste saranno valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Secondo l’art. 3 dell’Avviso C.S.E. 2025, le risorse saranno suddivise come segue:

  • 80% destinato a interventi su edifici situati nelle Regioni meno sviluppate, di cui il 5% riservato alle isole minori;
  • 20% riservato a interventi nelle Regioni in transizione e più sviluppate, con il 5% destinato alle isole minori.

Il Ministero ha inoltre previsto la possibilità di incrementare le risorse stanziate qualora si rendessero disponibili ulteriori fondi.

Soggetti beneficiari e spese ammissibili

Possono accedere ai finanziamenti tutte le amministrazioni comunali italiane che:

  • siano proprietarie degli edifici da riqualificare e ne abbiano la piena disponibilità;
  • non si trovino in condizioni di dissesto finanziario ai sensi dell’art. 246 del D.lgs. 267/2000.

Gli interventi finanziabili includono le spese sostenute per:

  • impianti fotovoltaici e solari termici;
  • pompe di calore e sistemi di relamping;
  • sostituzione di infissi con soluzioni ad alta efficienza;
  • soluzioni ibride per il miglioramento della prestazione energetica.

Sono invece esclusi:

  • edifici non agibili;
  • interventi esclusivamente legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, se non complementari ad azioni di efficientamento;
  • spese per servizi di manutenzione.

L’IVA è considerata una spesa ammissibile solo se non recuperabile dal beneficiario.

 



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Documenti Allegati

Decreto Direttoriale