Equo compenso architetti e ingegneri: la decisione alle stazioni appaltanti
di Redazione tecnica - 05/09/2024
Considerata l’incertezza normativa e sulla base del principio del risultato di cui all’art. 1 del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti), l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) non si esprime sulla richiesta di parere relativa ad un bando di progettazione in cui è previsto il ribasso di ogni componente dell’onorario professionale (compenso + spese e oneri accessori).
Equo compenso architetti e ingegneri: il parere di ANAC
Questo, in estrema sintesi, il contenuto del Parere funzione consultiva 30 luglio 2024, n. 40 mediante il quale ANAC ha ribadito nuovamente la necessità di un intervento della Cabina di Regia e dei Ministeri competenti che possano definitivamente chiarire il coordinamento tra le disposizioni del Codice dei contratti e la Legge n. 49/2023 che disciplina l’equo compenso delle prestazioni rese anche dai professionisti iscritti agli ordini e collegi, in favore della pubblica amministrazione.
Un tema molto delicato sul quale su queste pagine abbiamo più volte provato a fornire un’analisi lucida e dettagliata anche con riferimento ad una ancora poca giurisprudenza che al momento contempla solo:
- TAR Veneto - sentenza 3 aprile 2024, n. 632;
- TAR Lazio - sentenza 30 aprile 2024, n. 8580;
- TAR Campania - sentenza 16 luglio 2024, n. 1494
- TAR Calabria - sentenza 25 luglio 2024, n. 483.
Quattro sentenze schierate su due posizioni differenti che mettono in crisi l’operato di chi lavora all’interno della pubblica amministrazione e deve fare delle scelte che siano eque, proporzionali, finalizzate al risultato oltre che conformi ad un quadro normativo che si interseca con il Diritto comunitario e parecchie posizioni di parte.
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