Gare di ingegneria e architettura: nuovo Codice Appalti inciderà negativamente?

di Redazione tecnica - 06/04/2023

Il primo trimestre 2023 si chiude con 1236 gare per servizi di architettura e ingegneria per un valore di 1.013,5 milioni di euro, ovvero +22,3% in numero e +94,8% rispetto ai primi tre mesi del 2022.

Osservatorio OICE/Informatel

Lo ha evidenziato l'Osservatorio OICE/Informatel relativo alle gare pubbliche di ingegneria e architettura pubblicate entro il 31 marzo 2023, sul quale incidono i bandi del PNRR (797 bandi) e il maxi bando Anas di marzo. Per la sola progettazione si sono raccolti 821 bandi per 610,6 milioni, con una crescita del 29,5% in numero e del 177% in valore rispetto al primo trimestre del 2022: il numero cresce del 29,5% e il valore del 177,0.

Entrando nel dettaglio, a marzo rilevati 380 bandi per 565,7 milioni (-2,6% in numero, ma +121,8% in valore sul mese di marzo 2022) grazie al bando ANAS per la progettazione della S.S. 106 “Jonica” da 272,2 milioni di euro che da solo vale il 48% del mercato. Rispetto a febbraio 2023 il numero cala del 32,4% ma il valore cresce del 134,7%.

Anche il valore delle gare di sola progettazione ha un andamento molto positivo, a marzo le gare sono state 188 con un valore di 359,6 milioni, con un calo del 56,9% nel numero ma un incremento nel valore del 233,1% su febbraio, su marzo 2022 il numero cala del 22,6% ma il valore cresce del 243,3%.

Le dichiarazioni del Presidente OICE

“Ancora segnali molto positivi in questo primo trimestre dell’anno - ha dichiarato Giorgio Lupoi, Presidente OICE a commento dei dati dell’Osservatorio - se rimarranno costanti nei prossimi 9 mesi, vedranno la domanda di servizi tecnici crescere in misura sensibile. La proiezione su tutto il 2023 dovrebbe attestarsi sui volumi del 2022, cioè circa 4 miliardi di ingegneria e architettura, senza contare tutti gli affidamenti sotto i 139.000 euro per i quali sporadicamente vengono pubblicati avvisi per manifestazioni di interesse. In attesa dei dati trimestrali sui bandi PNRR che diffonderemo la prossima settimana, rileviamo anche un aumento positivo e netto dei bandi di assistenza alle stazioni appaltanti (generalmente per le attività di competenza dei RUP nelle varie fasi): +40,4% in numero e + 108,4% in valore".

Secondo il Presidente OICE "È il segno che il ricorso spinto all’in house e gli sforzi compiuti per assumere personale tecnico nella P,A. non hanno risolto del tutto il problema dell’adeguamento tecnico delle stazioni appaltanti e che quindi il mercato esterno è sempre più essenziale per migliorare l’efficienza della macchina amministrativa".

Come conferma Lupoi "Occorre però porsi il tema di quale mercato ci consegnerà la riforma del codice appalti che entrerà in vigore il primo luglio e regolerà il settore anche dopo il 2026. Stiamo studiando il decreto 36 ma la prima impressione è che la deregulation dell’appalto integrato e i requisiti più restrittivi per accedere alle gare avranno conseguenze non positive sulla qualità e sulla concorrenza, considerando anche la soglia per gli affidamenti diretti a 140.000 e la reintroduzione dell’incentivo ai tecnici pubblici per progettare, una scelta antistorica e tecnicamente inutile. Le nostre sollecitazioni - che sono state anche riprese in sede parlamentare - sono state ignorate, ma ci auguriamo che il governo sia aperto ad un serio e pacato confronto. Inoltre il mancato recepimento delle linee guida Anac 1/2016 temiamo possa avere un effetto di rallentamento dell’azione amministrativa privando le stazioni appaltanti di importanti indicazioni per la fase di aggiudicazione degli incarichi che hanno assicurato fino ad oggi attenzione agli aspetti della qualità dei progetti”.

L'appalto integrato

I bandi per appalti integrati rilevati nel mese di marzo 2023 sono stati 218, con valore complessivo dei lavori di 1.804,4 milioni di lavori e con un importo di progettazione stimato in 105,7 milioni. Rispetto al mese di marzo 2022 il numero cresce del 581,3%, il valore dei lavori cresce del 497,4% e quello della progettazione compresa nei bandi del 1069,8%.

Sempre protagonisti gli accordi quadro che confermano il forte contributo al valore totale messo in gara anche in marzo: per tutti i servizi di architettura e ingegneria rilevate 87 gare, contro le 28 di febbraio, per 201,1 milioni di euro, a febbraio il valore era stato di 107,0 milioni, sul totale del mese sono il 22,9% del numero e il 35,5% del valore. Rispetto a marzo 2022: +50% in numero e + 32,8% in valore. Sempre molto attiva negli accordi quadro Invitalia, che a marzo ha pubblicato 28 bandi con un valore di 106,4 milioni, seguita da Autostrade per l’Italia, 27 bandi con un valore di 46,4 milioni. Tutte procedure che dovranno tradursi in contratti attuativi nei prossimi anni.

Il rapporto del primo trimestre 2023 sul primo trimestre 2022 è tutto in campo positivo e vede gli appalti integrati crescere del 318,8% nel numero, dell’81,9% nel valore dei lavori e del 126,1% in quello dei servizi compresi nelle gare.

In allegato:

  • l'osservatorio mensile sui bandi di gara pubblici per servizi di ingegneria e architettura, iniziative di project financing e appalti di progettazione e lavori;
  • indagine mensile OICE sui bandi europei relativi ai servizi di ingegneria.


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