Gestione informativa digitale e aggiornamento progettuale: i chiarimenti del MIT

di Redazione tecnica - 30/04/2025

Come coordinare la progettazione redatta con il vecchio Codice dei contratti (D.Lgs. n. 50/2016) con le gare bandite sotto il nuovo (D.Lgs. n. 36/2023)? È necessario aggiornare tutti gli elaborati progettuali? Qual è il corretto comportamento operativo per le stazioni appaltanti in fase di transizione normativa?

Gestione informativa digitale e aggiornamento progettuale: il parere del MIT

Domande quanto mai attuali, in considerazione che l’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici di cui al D.Lgs. n. 36/2023, con efficacia dal 1° luglio 2023, ha posto diversi problemi interpretativi alle stazioni appaltanti che, avendo affidato progettazioni in vigenza del D.Lgs. n. 50/2016, si trovano ora nella necessità di avviare le procedure di gara.

In questo scenario di transizione normativa complesso, il rischio di errore operativo è elevato: è fondamentale comprendere quali regole applicare alla progettazione già svolta e quali obblighi rispettare per la fase di gara.

La risposta alle domande era già stata fornita dall’Autorità Nazionale Anticorruzione con il parere n. 62/2023, i cui contenuti sono stati ribaditi dal Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) nel recente parere 3 aprile 2025, n. 3368.

Nel nuovo caso trattato dal MIT viene chiesto se, in caso di progettazione affidata durante la vigenza del D.Lgs. n. 50/2016, sia necessario aggiornare l’intero progetto o solo alcuni elaborati ai fini dell’indizione della gara secondo il nuovo D.Lgs. n. 36/2023, con particolare riguardo alla gestione informativa digitale (art. 43).

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