Impianto di climatizzazione e bonus mobili: nuova risposta del Fisco

di Redazione tecnica - 22/05/2021

Tra le domande più gettonate che arrivano in redazione vi sono quelle che riguardano il bonus mobili ed in particolare gli interventi che consentono di fruire di questa agevolazione prevista dall'art. 16, comma 2 del Decreto Legge n. 63/2013.

Il bonus mobili, la Legge di Bilancio 2021 e la guida dell'Agenzia delle Entrate

Il bonus mobili è, tra le altre cose, tornato prepotentemente di attualità con la pubblicazione della nuova Legge di Bilancio che lo ha prorogato per tutto il 2021 e ne ha innalzato il limite di spesa a 16.000 euro (rispetto ai precedenti 10.000 euro).

Ma come spesso accade quando arriva qualche domanda su questa agevolazione fiscale, rispondiamo che il miglior modo per sciogliere ogni riserva su requisiti, presupposti, documenti da conservare e pagamenti, è consultare la guida fiscale che l'Agenzia delle Entrate ha aggiornato a gennaio di quest'anno.

Bonus mobili: nuova domanda al Fisco

Da segnalare l'ultima domanda arrivata dall'Agenzia delle Entrate sul bonus mobile tramite la rivista telematica FiscoOggi. Una domanda (molto frequente) in cui un contribuente chiede se è possibile fruire del bonus mobili nel caso di istallazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore.

Bonus mobili: i presupposti per l'agevolazione

La risposta, come detto, è contenuta all'interno della guida fiscale dell'Agenzia delle Entrate che ha definito gli interventi edilizi che rappresentano il presupposto per fruire del bonus mobili:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

E, in particolare, riferendosi agli interventi di manutenzione straordinaria sui singoli appartamenti o parti condominiali, l'Agenzia delle Entrate cita:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
  • costruzione di scale interne;
  • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.

L'Agenzia delle Entrate ricorda, pure, che rientrano nella manutenzione straordinaria:

  • gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio:
    • l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
    • l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore;
  • la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.

Bonus mobili: la risposta dell'Agenzia delle Entrate

Rispondendo, dunque, al contribuente, l'Agenzia delle Entrate rileva che l’installazione di un condizionatore a pompa di calore su un immobile residenziale rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria per i quali si può usufruire della detrazione Irpef del 50% della spesa sostenuta.

L’intervento consente di usufruire anche della detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, in presenza delle condizioni previste dalle disposizioni che regolano questa agevolazione.

Per ogni altra informazione sul bonus mobili, si consiglia di leggere la guida 2021 dell'Agenzia delle Entrate.



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