Interventi PNRR nelle scuole: accordo ANAC-MIUR
di Redazione tecnica - 17/02/2022
“Un’azione collettiva”: così il ministro Patrizio Bianchi ha definito il PNRR, nel commentare il protocollo d’Intesa firmato tra il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca e ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Bandi PNRR e interventi nelle scuole: l'accordo ANAC - MIUR
L’accordo è finalizzato a sostenere gli Enti locali, soggetti attuatori delle misure che riguardano la scuola, per svolgere un’azione di supporto nella partecipazione ai bandi, accelerando la realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Come ha sottolineato il ministro Bianchi, a novembre è stato dato il via libera ai bandi che hanno messo subito a disposizione un terzo dei fondi complessivi previsti per il sistema di Istruzione, il cui totale ammonta a 17,59 miliardi di euro. Con il protocollo MIUR-ANAC “Proseguiamo nell’attuazione del Pnrr: vogliamo essere certi che ogni risorsa giunga a destinazione, diventi un tassello della nuova scuola che stiamo costruendo”.
Dello stesso avviso il presidente ANAC, l’avv. Giuseppe Busia: “Anac vuole essere a fianco dei Comuni, delle stazioni appaltanti, dei territori nell’accesso ai fondi del Pnrr, in particolare per la costruzione delle scuole, luogo privilegiato di integrazione sociale e coesione territoriale, oltre che di cultura e formazione della persona. Per questo abbiamo firmato il Protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione”.
Secondo il presidente, non accedere ai fondi del Pnrr per le scuole, perché non si hanno le competenze tecniche per avvalersi dei bandi, o per cogliere le occasioni contenute nel Piano, è un’opportunità sprecata.
Bandi-tipo per interventi nelle scuole
Proprio per questo ANAC ha predisposto dei bandi-tipo al fine di partecipare alle gare, assicurando la vigilanza collaborativa agli enti che lo richiedono per poter realizzare al meglio le procedure di gara, e le relative opere.
Ha concluso Busia: “Gli enti locali vanno affiancati nella progettazione su scala territoriale degli investimenti e vanno sostenuti perché non ci sia alcuno sperpero di denaro pubblico, né malaffare, né corruzione nelle gare e negli appalti: se la corruzione è odiosa sempre, tanto più lo è nel caso di appalti per la realizzazione di scuole, la cui missione, è l’educazione. In altri termini, la costruzione del domani dell’Italia”.
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