Mercato immobiliare italiano: segnali di stabilità e prospettive positive
di Redazione tecnica - 27/11/2024
Nel terzo trimestre del 2024, il mercato immobiliare italiano ha mostrato segni di stabilità, con una tendenza ottimistica per i prossimi trimestri e per i due anni a venire.
Mercato immobiliare: segnali di ripresa nelle transazioni
Secondo il sondaggio condotto dalla Banca d’Italia, da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle Entrate, realizzato presso gli agenti immobiliari, si prevede un aumento delle quotazioni immobiliari e un consolidamento delle condizioni di mercato.
Scendendo nel dettaglio, il 72% degli agenti immobiliari ha rilevato prezzi stabili, con una diminuzione significativa di coloro che riportano cali (dal 22% al 15%). Questo andamento è stato più pronunciato nelle regioni del Centro-Sud.
Parallelamente, lo sconto medio rispetto ai prezzi richiesti è sceso al minimo storico del 7,8%, mentre i tempi medi di vendita si sono mantenuti invariati a 5,7 mesi, poco sopra il valore più basso registrato. Guardano al futuro, il saldo relativo alle prospettive sui prezzi ha registrato un aumento significativo rispetto a un anno fa, passando da -18 a -12 punti percentuali.
Domanda in ripresa, offerta stabile
Nonostante la domanda di abitazioni rimanga ancora debole, il trimestre luglio-settembre 2024 ha visto segnali di ripresa. Il saldo negativo tra operatori che riportano un aumento e una riduzione del numero di potenziali acquirenti è migliorato, passando da -40 punti percentuali di un anno fa a -22. Al contrario, l’offerta è rimasta sostanzialmente invariata, con una maggioranza di agenzie che gestisce prevalentemente abitazioni preesistenti (83%).
Miglior accesso ai mutui e crescita delle transazioni
Altro dato importante, l’attenuazione delle difficoltà di accesso ai mutui per gli acquirenti: la quota di compravendite finanziate con un mutuo è salita al 64% e il rapporto tra il prestito erogato e il valore dell’immobile ha registrato un lieve aumento al 78%. Inoltre, l’82,4% delle agenzie ha concluso almeno una transazione, segnando un incremento rispetto al 2023.
Canoni di locazione in crescita, ma segnali di rallentamento
Nel segmento delle locazioni, il 51% degli operatori ha riportato un aumento dei canoni rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, il saldo tra coloro che prevedono ulteriori aumenti e coloro che ipotizzano una riduzione è ai livelli più bassi dal 2022. Si tratta di un dato significativo, che evidenzia un possibile rallentamento nella crescita dei prezzi, nonostante una domanda robusta e una riduzione dell’offerta, legata alla crescente preferenza per affitti brevi.
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