Mercato immobiliare non residenziale: tutti i dati del 2022
di Redazione tecnica - 31/05/2023
Cresce il mercato immobiliare del settore non residenziale: nel 2022 sono stati venduti oltre 13mila uffici (+7,6% rispetto al 2021), 39mila negozi (+4,7%) e oltre 16mila unità nel settore produttivo, (+6,9%). Il valore di scambio stimato ammonta complessivamente a 18,2 miliardi di euro, l’8,5% in più rispetto al 2021. Inoltre i negozi rappresentano oltre il 25% dello stock del settore e il segmento con il più elevato volume di scambio con quasi 39mila transazioni.
Mercato immobiliare non residenziale: il report OMI-Assilea
Sono questi i dati principali del Rapporto immobiliare non residenziale 2023 sugli immobili a destinazione terziaria, commerciale e produttiva, realizzato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Associazione Italiana Leasing (Assilea).
Lo scorso anno nei tre comparti sono state compravendute oltre 68mila unità tra negozi, uffici e capannoni. Il valore di scambio stimato ammonta a 18,2 miliardi di euro (+8,5% sul 2021): l’incremento più significativo si registra per gli uffici (+27,9%) e in particolare nelle macroaree Nord Ovest e Centro. L'aumento delle transazioni per gli uffici si registra in tutto il Paese, ma è più marcato nelle aree del Centro-Nord (tra il +6,6% del Nord Est e il +11,6% del Centro) mentre il Sud (+1,0%) e le Isole (+2,8%) mantengono una sostanziale stabilità.
In riferimento ai negozi, più del 30% delle compravendite nazionali si concentra nel Nord Ovest, mentre i tassi di variazione più significativi si sono registrati nelle Isole (+9,4% rispetto al 2021) e al Sud (+8,1%).
Guardando alle quotazioni, a livello nazionale la quotazione media annuale degli uffici è circa 1.330 €/mq; quella dei negozi a 1.420 €/mq. Per gli immobili del settore produttivo, invece, il valore si attesta intorno ai 450 €/mq.
I dati sul leasing immobiliare
In generale, il settore registra un lieve rallentamento, con una crescita del comparto “da costruire”. Scendendo nel dettaglio, nel 2022 sono stati stipulati 3.105 contratti di leasing immobiliare per un valore di 2,8 miliardi di euro, con una lieve flessione (-3,4%) rispetto al 2021, dovuta alla congiuntura internazionale non favorevole agli investimenti, ma con segnali positivi per gli immobili da costruire (+5,6%), per il comparto industriale (+0,8%) e per alcune aree geografiche come il Centro Italia (+12%) e il Nord-Est (+1,3%).
In positivo anche il risultato delle “top 5” del mercato del leasing immobiliare, che nel 2022 registrano una solida crescita (+8,5%); per quanto riguarda il leasing immobiliare "costruito", dopo l'incremento a due cifre nel 2021, diminuisce del 9,2%.
Analizzando le destinazioni d’uso, si registra una lieve crescita (+0,8%) del leasing su immobili industriali, che rappresenta il 56,5% del mercato, mentre le operazioni leasing su immobili commerciali, che rappresentano il 24,9% del mercato, sono diminuite dell’8,7%. In forte riduzione (-26,2%)invece le operazioni su immobili ad uso ufficio che rappresentano il 10,1% del mercato leasing immobiliare.
Passando all’analisi per area geografica, questi i dati:
- il Nord Ovest concentra il 36,1% dei finanziamenti, con una diminuzione del 9,8% rispetto all’anno precedente;
- nel Nord Est (36,2% del totale) si è avuta una crescita dell’1,3%;
- al Centro (18,9% del totale) si è osservato il miglior tasso di crescita (12,6%);
- al Sud (6,7% del totale) si è registrata una flessione del 7,7%;
- nelle Isole (2,1% del totale), la flessione è stata ancora più significativa, arrivando a -42,8%.
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