Mercato residenziale: online il nuovo report OMI
di Redazione tecnica - 09/03/2024
È stato pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate il report dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) con i dati sul mercato immobiliare residenziale, relativi al IV trimestre 2023.
Mercato immobiliare residenziale: il report OMI
Le Statistiche trimestrali rappresentano una sintesi dell’andamento dei mercati immobiliari, con dettagli per aree, capoluoghi e grandi città, i cui dati sono tratti dalle note di trascrizione degli atti di compravendita, registrati presso gli uffici di pubblicità immobiliare dell’Agenzia, integrati con gli archivi del catasto e del registro.
Per gli ultimi tre mesi del 2023 si conferma il calo già in corso delle compravendite, anche se la riduzione dei volumi di scambio è più attenuata. In totale, tra ottobre e dicembre 2023 in Italia sono state compravendute quasi 202mila abitazioni, (-3,3% rispetto al 2022, pari a circa 7mila unità). Il mese più negativo è stato novembre, con un calo del 9%, mentre a ottobre e dicembre il dato è solo dell’1%.
Guardando alle aree, il calo registrato nei comuni capoluogo è del 4,7%, pari a circa 3mila abitazioni in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dati più confortanti ninvece per i comuni minori, dove la diminuzione è invece del 2,7%.
Negativo il dato anche per le otto grandi città: -5,7%, pari a 1.800 abitazioni in meno rispetto al IV trimestre 2022. A Firenze e Roma i cali più evidenti (-8% e -11%), seguite da Torino (-3,2%) e Bologna (-5,7%), a Milano (-2,3%) e Napoli (-2,7%). Palermo è la città con la minore decrescita, pari a -1,6%.
La diminuzione degli scambi ha interessato tutto il Paese, ad eccezione del +0,4% sulle Isole, grazie ai comuni capoluogo (+2,6%). Diamentralmente opposta la situazione al Nord-Est e al Centro: qui il segno meno porta a -3,4% e a-7,1%,con punte del -10,3% nei comuni capoluogo, mentre al Nord-Ovest il calo è del 2,6% e del 2,1% al Sud.
Riguardo alle superfici anche qui il valore è in diminuzione: la superficie media delle abitazioni compravendute è di circa 106,4 mq, e il taglio più diffuso nelle compravendite rimane quello tra 50 e 85 mq.
Tra le compravendite di abitazioni, scendono quelle fatte con l’agevolazione “prima casa”, mentre salgono i tassi medi di interesse. In diminuzione la quota di acquisti con mutui ipotecari (36,9%).
Inoltre nel IV trimestre sono state acquistate circa 18.900 nuove abitazioni pari al 9,4% del totale, con un valore in crescita rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.
Depositi pertinenziali, box e posti auto
Per quanto riguarda le pertinenze (cantine e soffitte), nel IV trimestre 2023 gli scambi ammontano a 42.653 con un aumento del 2,4%. Il dato rileva una crescita rispetto al III trimestre, quando il totale era invece molto negativo (-7,8%). In generale, i numeri sono quasi tutti positivi, a eccezione delle Isole.
Nei comuni capoluogo, sono state compravendute oltre 16mila unità, (+4,8%) mentre nei comuni più piccoli ci si ferma a un aumento dell’1%, pari a circa 26mila unità.
In aumento gli acquisti a Roma, Milano, Torino e Napoli, mentre
nelle altre grandi città sono in diminuzione: -24% circa a Palermo,
-16% a Genova, -9,6% a Bologna e -4,8% a Firenze.
In discesa la richiesta di box e posti auto: -2,1% rispetto al quarto trimestre 2022. I tassi sono negativi in quasi tutte le aree, tranne al Sud dove invece le transazioni crescono del 5,1%.
Le locazioni abitative
Il totale delle abitazioni locate è di quasi 242mila, -4,6%rispetto all’anno precedente, a fronte di canoni in aumento di quasi l’1%.
Come spiega il report, la maggior parte delle nuove locazioni riguarda case ubicate in comuni ad alta tensione abitativa (68%), anche se in questa tipologia di comuni in questi comuni la flessione (5,3%), risulta superiore a quella complessiva.
Scendendo nel dettaglio:
- le abitazioni locate nel segmento di lungo periodo diminuiscono del 7,6%, rispetto allo stesso periodo del 2022, con una lieve riduzione del canone annuo (-0,7%);
- le locazioni brevi rimangono stabili mentre aumenta il canone di affitto (+6,7%);
- le locazioni a canone agevolato concordato diminuiscono sia nel numero, con una flessione pari a -3,8%, sia nel canone che registra una diminuzione dell’1%;
- le locazioni con contratti agevolati per studenti diminuiscono dell’1% nel caso di abitazioni locate per intero, mentre aumentoano dell’8,3% quelle locate in porzione.
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