Obbligo acquisizione CIG: il MIT interviene sugli affidamenti in house

di Redazione tecnica - 15/11/2024

Nel caso di affidamenti in house (anche per appalti PNRR) a una società totalmente partecipata dalla PA, sussiste in capo a quest’ultima l'obbligo di acquisizione del CIG?

Affidamenti in house: il MIT sull'obbligo di acquisizione del CIG

Al quesito ha risposto il supporto giuridico del MIT con il parere del 29 ottobre 2024, n. 2863, richiamando quanto specificato da ANAC, nelle FAQ sulla digitalizzazione dei contratti pubblici, in relazione agli obblighi comunicativi e di classificazione degli affidamenti effettuati dalle amministrazioni a soggetti partecipati in base all’articolo 7 del d.Lgs. n. 36/2023 (principio di auto-organizzazione amministrativa) e all’articolo 17 del d.Lgs. n. 201/2022 (riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica).

In particolare, nella faq B.10, l’ANAC ha precisato che gli affidamenti in house sono soggetti agli obblighi di comunicazione di varie tipologie di informazioni sulle procedure e sull’esecuzione previsti dall’articolo 23, comma 5 del d.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici), secondo cui “Con proprio provvedimento l’ANAC individua le informazioni che le stazioni appaltanti e gli enti concedenti sono tenuti a trasmettere alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici attraverso le piattaforme telematiche di cui all’articolo 25. Gli obblighi informativi di cui al primo periodo riguardano anche gli affidamenti diretti a società in house di cui all’articolo 7, comma 2”.

Ne deriva che, spiega il MIT, al fine della trasparenza le amministrazioni devono acquisire il CIG anche per gli affidamenti in house.

Inoltre, come previsto all'art. 5, comma 5 del D.L. n. 13/2023, (c.d. “Decreto PNRR 3”) dal 25 febbraio 2024 il CIG ordinario è obbligatorio per gli appalti PNRR-PNC di importo superiore a 5mila euro.

Digitalizzazione appalti e acquisizione dei CIG

Ricordiamo che dal 1° gennaio 2024, l’acquisizione del CIG viene effettuata direttamente attraverso le c.d. “PAD”, le piattaforme di approvvigionamento digitale certificate che gestiscono il ciclo di vita del contratto, mediante lo scambio di dati e informazioni con i servizi della BDNCP messi a disposizione con la Piattaforma Contratti Pubblici (PCP).

L’acquisizione del CIG è obbligatoria:

  • per tutti i contratti pubblici che sono sottoposti alla disciplina del Codice;
  • per diversi tipi di contratti esclusi dal Codice;
  • per tutte quelle fattispecie sottoposte agli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della legge n. 136/2010.

Per queste tipologie di procedure è stata prevista una duplice possibilità di acquisizione del CIG:

  • attraverso le PAD certificate;
  • utilizzando le funzioni disponibili sulla Piattaforma Contratti Pubblici – PCP .

 



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