Pensioni 2025: tutto quello che devi sapere sulle ultime novità

di Redazione tecnica - 28/11/2024

Secondo la classifica del Global Pension Index 2024, stilata dal Mercer Cfa Insitute, il sistema pensionistico italiano non è dei migliori (il migliore sembrerebbe essere quello olandese), ma ha comunque delle buone caratteristiche.

A spingerci a essere tutto sommato d’accordo sono le decisioni che il Governo ha preso di recente sul tema.

Nonostante i timori che alcune misure per il pensionamento non venissero confermate, infatti, alcune di quelle in scadenza nel 2024 saranno valide anche per il prossimo anno.

Vediamo allora quali sono le novità della nuova legge di Bilancio sul tema pensioni.

Le novità della legge di Bilancio 2025 sulle pensioni

Una delle buone notizie è sicuramente la riconferma del pensionamento anticipato. Proprio come per il 2024, potrai ancora smettere di lavorare a qualsiasi età, a patto che tu abbia raggiunto i 42 anni e 10 mesi di contributi se sei un uomo, e 41 anni e 10 mesi di contributi se sei una donna. Tuttavia, per sapere con esattezza se e in che misura puoi andare in pensione, rivolgiti a professionisti del settore e calcola la tua pensione con MiaPensione.

Anche l'età per ottenere la pensione di vecchiaia rimane tale e quale al 2024: 67 anni e 20 anni di contributi, senza considerare tutte le agevolazioni ed eccezioni del caso.

Tra le altre misure approvate troviamo poi:

  • Quota 103, con la quale si può smettere di lavorare raggiungendo i 62 anni di età e i 41 anni di contributi;
  • Ape Sociale, che permette in alcuni casi il pensionamento anticipato al raggiungimento dei 63 anni e 5 mesi con 30 anni di contributi alle spalle. In particolare, si tratta di una misura riservata a categorie che necessitano di tutele maggiori;
  • Opzione donna, che consente ad alcune donne lavoratrici di andare in pensione con 61 anni e 35 anni di contributi. Per di più, quelle nate tra il 1964-65 con figli possono anche anticipare di tanti anni quanti sono i figli. Rientrano in questa categoria di lavoratrici quelle invalide, le caregiver, quelle licenziate o le dipendenti di grandi aziende.

La prassi per andare in pensione

La prima cosa da fare prima di richiedere la pensione è verificare che tu ne abbia effettivamente il diritto. Puoi averne la certezza, per esempio, richiedendo direttamente all'Inps il documento che attesta il diritto al pensionamento, che si tratti di pensione di vecchiaia, pensione anticipata, Ape Sociale o altre tipologie.

Una volta fatto questo, puoi procedere con l'invio della domanda. Questo passaggio può avvenire anche poco prima che tu abbia raggiunto i requisiti per l'ottenimento, anche se la liquidazione verrà rilasciata solo quando risponderai positivamente a tutte le condizioni richieste.

É chiaro, quindi, che inviare la domanda con un anticipo esagerato non ti gioverà e non ti porterà a nulla, se non che all'annullamento della domanda stessa e al bisogno di inviare successivamente una nuova richiesta.

Infine, è necessario presentare i documenti necessari, tra cui troviamo in genere:

  • la copia della carta d'identità;
  • l'autocertificazione dello stato civile e dello stato di famiglia;
  • l'estratto contributivo;
  • i dati anagrafici e il codice fiscale del coniuge;
  • una dichiarazione di cessazione di qualsiasi attività lavorativa dipendente.

Dopo la presentazione della domanda possono passare dai 3 agli 8 mesi per ricevere una risposta dall’Inps e la successiva liquidazione.



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