Pianificazione urbanistica e procedimento espropriativo: evoluzione, criticità e prospettive future
di Redazione tecnica - 20/12/2024
La pianificazione urbanistica e la normativa sugli espropri rivestono un ruolo cruciale nell’organizzazione del territorio e nello sviluppo economico e sociale di un Paese. La loro stretta interconnessione si basa sull’equilibrio tra interesse pubblico e tutela della proprietà privata.
In questo articolo approfondiamo i principali aspetti storici, le criticità del modello tradizionale e le prospettive future, con un focus sull’impatto di queste tematiche sul contesto contemporaneo, riportate nell’interessante relazione del Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, Raffaele Greco, tenuta in occasione del Corso di formazione per magistrati amministrativi neoassunti su “Urbanistica, edilizia ed espropriazione”, organizzato dall’Ufficio studi e formazione della Giustizia amministrativa e tenutosi in modalità telematica il 13 dicembre 2024.
Punti chiave
La pianificazione urbanistica e la procedura espropriativa hanno rappresentato per decenni strumenti chiave per il governo del territorio. I loro obiettivi principali sono stati:
- la razionalizzazione dello sviluppo urbano: prevedendo opere pubbliche e infrastrutture in modo organizzato;
- l’equilibrio tra interessi pubblici e privati: garantendo che i sacrifici imposti ai proprietari fossero giustificati dall’interesse collettivo;
- la promozione di uno sviluppo armonico: limitando l’edificazione selvaggia e preservando aree di interesse ambientale e culturale.
Tuttavia, i limiti operativi del modello tradizionale hanno richiesto una revisione profonda della normativa e dei metodi applicativi puntualmente analizzati dal Consigliere Greco.
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