Piano Nazionale Integrato Energia e Clima: il testo definitivo del PNIEC

di Redazione tecnica - 03/07/2024

Il testo definitivo del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) è stato inviato dal MASE e dal MIT alla Commissione Europea. Il documento conferma il raggiungimento degli obiettivi inseriti nella proposta trasmessa a giugno 2023, superando addirittura in alcuni casi i target comunitari, in particolare quelli relativi alle energie rinnovabili.

PNIEC 2024: il testo definitivo del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima

Il Piano è stato elaborato dal MASE insieme alle altre amministrazioni competenti, coinvolgendo MEF, MIT, MIMIT, MUR e MASAF, e avvalendosi del supporto tecnico di ENEA, GSE, RSE per la simulazione degli scenari energetici e di ISPRA per quelli emissivi. Per la parte relativa a ricerca e innovazione, hanno collaborato anche il Politecnico di Torino e di Milano. La nuova consultazione, che segue quella già svolta l’anno precedente, ha coinvolto 133 soggetti tra imprese, istituzioni, associazioni e singoli cittadini.

Secondo il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, il piano è stato aggiornato con un approccio "realistico e tecnologicamente neutro". Scendendo nel dettaglio del documento, oltre alle fonti rinnovabili elettriche, si punta sulle seguenti attività:

  • produzione di combustibili rinnovabili come il biometano e l’idrogeno;
  • utilizzo di biocarburanti che già nel breve termine possono contribuire alla decarbonizzazione del parco auto esistente;
  • diffusione di auto elettriche;
  • riduzione della mobilità privata;
  • cattura e stoccaggio di CO2;
  • ristrutturazioni edilizie;
  • elettrificazione dei consumi finali, con un crescente peso nel mix termico rinnovabile delle pompe di calore.

Fonti di Energia Rinnovabile (FER): obiettivi e risorse

Attualmente, l’area che registra performance più alte è quella delle FER, per le quali è previsto un obiettivo di potenza da fonte rinnovabile di 131 GW che l’Italia dovrà raggiungere al 2030, così suddivisi:

  • 79,2 dall’energia solare;
  • 28,1 dall’eolico;
  • 19,4 dall’idrico;
  • 3,2 dalle bioenergie;
  • 1 a fonte geotermica, fermo restando che questo dato potrebbe aumentare se alcune iniziative in via di sviluppo dovessero arrivare nel frattempo a un adeguato livello di maturità.

Efficienza energetica, tra Direttiva Green e riduzione delle emissioni

Miglioramenti si registrano nell’ambito dell’efficienza energetica, con un’importante riduzione dei consumi di energia primaria e finale grazie alle misure previste. Tuttavia, segnala il MASE che sarà necessario continuare a operare per il raggiungimento degli obiettivi, innalzati in considerazione dello scenario di crescita del PIL, mentre si conferma raggiunto l’obiettivo relativo ai risparmi annui cumulati nei consumi finali tramite regimi obbligatori di efficienza.

Per esempio, In linea con gli obiettivi di riqualificazione del parco immobiliare posti dalla Direttiva (UE) 2024/1275, (Energy Performance of Buildings Directive, Direttiva EPBD o Direttiva Green) si è previsto di incrementare il tasso di ristrutturazione degli edifici, prevedendo una significativa penetrazione di tecnologie per l’elettrificazione dei consumi, per l’automazione e controllo e una massiva diffusione degli interventi di isolamento delle superfici disperdenti.

Sul punto il Mase conferma che sarà messa in atto una riforma degli incentivi fiscali che identifichi priorità di intervento (quali gli edifici meno performanti e le situazioni di povertà energetica) e differenzi il livello di assistenza in base all’efficacia in termini di miglioramento della prestazione energetica dell’edificio sia in termini di riduzione dei consumi che di incremento dell’utilizzo fonti rinnovabili.

Buone notizie sul fronte emissioni e assorbimenti di gas serra: l’Italia prevede di superare l’obiettivo del “FitFor55” riguardante gli impianti industriali vincolati dalla normativa ETS, arrivando a -66% rispetto ai livelli del 2005 (l’obiettivo UE è -62%).

Per quanto riguarda i settori “non-ETS” (civile, trasporti e agricoltura) c’è ancora molto da fare: benché si registri un sostanziale miglioramento degli indicatori emissivi, i target europei risultano ad oggi ancora troppo sfidanti.

Sicurezza energetica e mercato interno dell’energia

Il Ministero segnala che le azioni di diversificazione dell’approvvigionamento e la pianificazione di nuove infrastrutture e interconnessioni fanno registrare una netta riduzione della dipendenza da altri Paesi, migliorando la sicurezza energetica italiana.

Per quanto riguarda il mercato interno è previsto un potenziamento delle interconnessioni elettriche e il market coupling con gli altri Stati membri, oltre che lo sviluppo di nuove connessioni per il trasporto di gas rinnovabili. In questo modo si punta a rafforzare il ruolo dell’Italia come hub energetico europeo e corridoio di approvvigionamento delle rinnovabili dell'area mediterranea. Proprio per questo, nel PNIEC trovano spazio gli obiettivi nazionali di Ricerca, Sviluppo e Innovazione, per accelerare l’introduzione sul mercato di tecnologie utili a centrare i target definiti dal Green Deal e al contempo rafforzare la competitività dell’industria nazionale.

Il "nucleare sostenibile"

Infine, nel PNIEC è stata introdotta una sezione dedicata ai lavori della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile, nella quale sono state sviluppate delle ipotesi di scenario che dimostrano, da un punto di vista tecnico-scientifico, la convenienza energetica ed economica di avere una quota di produzione nucleare, in sinergia e a supporto delle rinnovabili e delle altre forme di produzione di energia a basse emissioni.

 



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