Ponte sullo Stretto: una sfida difficile ma realizzabile
di Redazione tecnica - 17/04/2023
Si è svolta presso le Commissioni riunite VIII e IX della Camera l’audizione del Consiglio Nazionale Ingegneri sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, durante la quale è intervento il Consigliere Edoardo Cosenza.
Ponte sullo Stretto: l'audizione del CNI alla Camera
L’intervento è stato l’occasione per ricordare come l’Italia abbia competenze e tecnologie in grado di produrre un’infrastruttura altamente affidabile: “Il Consiglio Nazionale Ingegneri, che rappresenta oltre 240mila ingegneri iscritti, si è più volte espresso in termini favorevoli in merito alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Abbiamo conoscenze, competenze e tecnologie che consentono la sua realizzazione. Per questo come CNI abbiamo dato vita ad uno specifico Gruppo di lavoro sul Ponte di Messina al quale partecipano i più importanti esperti italiani in materia”, ha dichiarato Cosenza, evidenziando come la realizzazione del ponte debba correre in parallelo con l’implementazione delle strutture ferroviarie e stradali, nella logica dello sviluppo integrato delle infrastrutture: “In questo senso, l’opera rappresenterà senza dubbio una leva importante per lo sviluppo delle regioni interessate e del Paese”.
Il progetto del Ponte
Il Consigliere ha anche ribadito che il progetto approvato nel 2011 rappresenta un’ottima base di partenza, naturalmente da aggiornare sulla base della disponibilità di nuovi materiali innovativi e di più raffinate sperimentazioni numeriche da applicare, ad esempio, per la risoluzione del problema principale, ovvero il vento.
Il progetto del 2011 prevedeva un impalcato aerodinamico multi-cassone, il cosiddetto Messina-type, composto da una campata centrale lunga 3.300m, da un cassone ferroviario largo 7,5m e due cassoni stradali larghi 14,2m. Prevedeva, inoltre, due torri ad H-multipla a due “gambe” collegate da tre traversi: ciascuna larga 51m, alta 399m e pesante 55.000t.
Secondo il CNI, il progetto finale sarà in grado di assicurare, tra le altre cose:
- prestazioni aerodinamiche che garantiscano stabilità anche in condizioni vento “estremo”, cioè superiore ai 200km/h;
- resistenza alle azioni sismiche anche per eventi sismici di circa 7,1 Richter, quindi comparabili al terremoto del 1908;
- prestazioni strutturali di sicurezza e di servizio che prevedano, fra l’altro, elevati sovraccarichi stradali e ferroviari, stimabili rispettivamente in 25.000t e 40.000t;
- una durabilità dell’opera di 200 anni.
Conclude Cosenza “Il progetto del 2011 di ponte a campata unica è il punto dal quale dobbiamo partire. Si tratta di una grande sfida che possiamo vincere con un grado di affidabilità molto alto”.
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