Qualificazione Stazioni Appaltanti: tutti i numeri nel report ANAC
di Redazione tecnica - 19/01/2024
Mentre sulla digitalizzazione cominciano a palesarsi le prime criticità (che dovranno essere affrontate e risolte al più presto), dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) arrivano i numeri che riguardano l’altro dei pilastri su cui si fonda la buona riuscita della riforma dei contratti pubblici: la qualificazione delle stazioni appaltanti.
Qualificazione Stazioni Appaltanti: la fotografia dell’ANAC
Con un report contenente i dati aggiornati al 31 dicembre 2023, l’Anticorruzione ha evidenziato che sono 3.694 le stazioni appaltanti che si sono qualificate (numero che comprese anche le centrali di committenza) e 8.492 quelle che hanno delegato lo svolgimento delle procedure tramite convenzione a una Pubblica amministrazione qualificata oltre a quelle convenzionate con i soggetti qualificati di diritto.
Un totale di 12.186 che risulta essere in linea con le oltre 13.000 amministrazioni pubbliche che dal 2018 hanno operato come stazioni appaltanti eseguendo appalti superiori alle soglie di qualificazione.
Un bilancio definito da ANAC “positivo” che consolida il trend di qualificazione, dimostrando come la riforma ha già raggiunto uno degli obiettivi che si prefiggeva, perseguito da anni senza raggiungerlo: avere un nucleo significativo di stazioni appaltanti qualificate, direttamente o convenzionate.
Attualmente c’è una stazione appaltante ogni 2,3 convenzionate. Delle 507 stazioni appaltanti che hanno già almeno un’amministrazione convenzionata le prime cinque per capacità di attrazione hanno convenzionato 2.672 amministrazioni delle 8.492. Sono 26 le stazioni appaltanti qualificate che hanno un solo convenzionato e altre 56 ne hanno due.
Il Report ANAC
Nel dettaglio, il report messo a punto da ANAC è strutturato nei seguenti paragrafi:
- i principali riferimenti normativi;
- i dati di sintesi sulla qualificazione
- focus sulla qualificazione delle Centrali di Committenza (CC).
Tra gli aspetti normativi più rilevanti, il Report ricorda che per le procedure per le quali vige l’obbligo di qualificazione, l'ANAC non rilascia il codice identificativo di gara (CIG) alle stazioni appaltanti e centrali di committenza non qualificate (art. 62, comma 2, d.lgs. n. 36/2023). Mentre, per le procedure in deroga agli obblighi di qualificazione, il sistema SIMOG è stato integrato al fine di consentire il rilascio del CIG ai soggetti che dichiarino di rientrare in uno dei motivi di deroga espressamente previsti (tra cui rientrano anche le procedure finanziate con fondi PNRR/PNC che sono sottratte alla disciplina del nuovo Codice in quanto sottoposte alla disciplina speciale di cui all’art. 52, comma 1, del Decreto Legge n. 77/2021).
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