Responsabile Unico di Progetto (RUP): chi è, requisiti e struttura di supporto
di Redazione tecnica - 24/02/2025
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Chi è il Responsabile Unico di Progetto (RUP) e quali funzioni svolge nel ciclo di vita degli appalti pubblici? Come cambia questa figura con il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023)? Quali sono i requisiti professionali e le responsabilità connesse all’incarico?
Le risposte, come sempre, le fornisce la normativa e, in questo caso, l’art. 15 e l’Allegato I.2 del Codice dei contratti che disciplina la figura del RUP e il suo ruolo nelle diverse fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione degli appalti pubblici e delle concessioni.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa e quali sono gli aspetti più rilevanti per stazioni appaltanti, enti concedenti e professionisti coinvolti.
Il Responsabile Unico di Progetto (RUP) nel Codice dei Contratti
L’art. 15 del D.Lgs. n. 36/2023 stabilisce che ogni intervento pubblico soggetto alle norme del Codice debba avere un Responsabile Unico di Progetto sin dal primo atto di avvio della procedura.
La nomina del RUP spetta alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti, che devono selezionarlo tra i propri dipendenti (anche a tempo determinato), preferibilmente all’interno dell’unità organizzativa titolare del potere di spesa.
In caso di carenza di personale con i requisiti richiesti, il RUP può essere individuato tra i dipendenti di altre amministrazioni pubbliche, mentre per i soggetti privati che operano nell’ambito del Codice, la scelta avviene secondo i propri ordinamenti interni.
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