Riduzione della vulnerabilità sismica: contributi e opportunità per le zone bradisismiche

di Redazione tecnica - 20/12/2024

Mentre il sismabonus (ordinario e potenziato) comincia la sua inesorabile discesa verso l’aliquota meno generosa (36% e 50%), nella bozza di Legge di Bilancio 2025 viene inserito un nuovo contributo per favorire la riduzione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio privato con destinazione d'uso residenziale.

Legge di Bilancio 2025: le novità per la riduzione del rischio sismico

La novità arriva dalle Commissioni alla Camera dei Deputati che si appresta al voto prima di inviare il nuovo testo del disegno di Legge di Bilancio al Senato. In particolare, con l’art. 1, commi da 694 a 702, è stata autorizzata una spesa complessiva di 100 milioni di euro (20 milioni per ognuno degli anni dal 2025 al 2029) al fine di favorire la riduzione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio privato con destinazione d'uso residenziale, non oggetto dei contributi di cui all'articolo 9-novies del decreto-legge 11 giugno 2024, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2024, n. 111, ubicato nella zona di intervento di cui all'articolo 2, comma 2, del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2023, n. 183.

Le risorse sono destinate alla concessione di contributi per la realizzazione degli interventi di riqualificazione sismica in favore dei nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa, sia risultata di maggiore vulnerabilità sismica sulla base degli esiti dell'analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata di cui all'articolo 2, commi 1, lettera b), e 3, lettera b), del medesimo decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2023, n. 183.

Nel dettaglio, le zone interessate sono quelle individuate dall'articolo 2, comma 2, del decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, convertito con modificazioni nella legge 7 dicembre 2023, n. 183. Si tratta di aree soggette a fenomeni di bradisismo, principalmente nella Regione Campania, dove il rischio sismico è particolarmente elevato.

Contributo e destinatari

Il contributo è calcolato per metro quadrato di superficie complessiva dell'edificio e copre fino al 50% del costo ammissibile degli interventi di riqualificazione.

Possono richiederlo i proprietari, usufruttuari o conduttori (con delega) delle unità immobiliari residenziali, a condizione che siano utilizzate come abitazione principale, abituale e continuativa.

Il contributo non può essere cumulato con altri incentivi pubblici o privati già ottenuti per lo stesso immobile e finalità.

Documentazione

La domanda, da presentare al Comune di riferimento, deve includere:

  • la documentazione necessaria per ottenere il titolo edilizio dell’intervento;
  • la copia degli esiti delle analisi di vulnerabilità effettuate secondo i criteri previsti dal decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140;
  • la dichiarazione asseverata da un professionista abilitato, con:
    • elenco dettagliato dei lavori;
    • computo metrico estimativo e quadro economico dell’intervento;
    • quantificazione delle spese professionali.
    • la documentazione attestante lo stato legittimo dell’unità immobiliare ai sensi dell’articolo 9-bis, comma 1-bis, del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia).

Progetto unitario (per edifici plurifamiliari):

Nel caso di interventi relativi a edifici con più unità immobiliari, la concessione del contributo in favore degli aventi diritto è subordinata alla presentazione, unitamente alla domanda, di un progetto unitario per l'intero edificio, inteso come unità strutturale ai sensi delle norme tecniche per le costruzioni (NTC).

Il contributo spetta anche qualora tra le unità immobiliari componenti l'edificio siano presenti, oltre alle unità immobiliari adibite ad abitazione principale, unità immobiliari adibite ad abitazione non principale o aventi destinazione d'uso diversa da quella residenziale.

Erogazione del contributo

I comuni valuteranno le domande entro 60 giorni e adotteranno un provvedimento espresso. Gli interventi dovranno essere completati entro i termini stabiliti da un prossimo provvedimento attuativo (decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, adottato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa con il Presidente della regione Campania).

I contributi saranno erogati al netto di eventuali altri fondi pubblici o indennizzi privati.

Gli immobili devono essere in regola con i titoli abilitativi o sanatorie edilizie.

Il provvedimento attuativo definirà:

  • i criteri di riparto e trasferimento dei fondi ai comuni;
  • i criteri di assegnazione e priorità, incluse le soglie minime di riduzione della vulnerabilità;
  • le modalità di presentazione delle domande di contributo, anche mediante la predisposizione di modelli uniformi;
  • i termini di conclusione degli interventi e di redazione del certificato di regolare esecuzione o del collaudo degli stessi;
  • i termini e modalità di rendicontazione da parte dei comuni.


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