Riforma Testo Unico Edilizia: nuova bozza auto-applicabile
di Redazione tecnica - 22/10/2024
A distanza di quasi tre mesi dalla pubblicazione della Legge n. 105/2024 di conversione del D.L. n. 69/2024 (Salva Casa), che ha copiosamente modificato il d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), il comparto ne ha decretato il suo fallimento.
Il flop del Salva Casa
Dopo una fase di studio, l’intreccio tra normativa statale e regionale, l’assenza di modulistica unificata e del provvedimento attuativo per il calcolo delle sanzioni relative alla nuova sanatoria semplificata, le incertezze sulle responsabilità dei tecnici e le note complessità di un testo normativo che di unico non ha nulla, “potrebbero” aver accelerato il progetto di riforma del d.P.R. n. 380/2001 che si attende da anni.
È da dicembre 2020 che un tavolo tecnico istituito presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato la sua proposta di testo chiamato "Disciplina delle costruzioni" di cui negli ultimi anni si è persa ogni traccia. Nel frattempo la politica sembra essersi indirizzata verso una legge delega che definisca principi e obiettivi di un progetto di riforma da affidare al Governo sulla falsariga di quanto accaduto con la normativa sui contratti pubblici.
La conferma è arrivata dalla Deputata di Forza Italia e presidente dell'Intergruppo parlamentare "Progetto Italia" Erica Mazzetti che, nel corso del convegno "Riprogettiamo l'Italia" alla Curia Iulia, ha affermato “Il nuovo testo unico nasce per ricomporre un quadro frammentato e per uniformare le troppe norme inutili. C'è un fatto: edilizia, urbanistica e sicurezza devono fare sistema. Dev'essere chiaro e autoapplicabile, sull'esempio del nuovo codice degli appalti".
Dal progetto di riforma al Salva Milano
"È indispensabile abrogare le norme precedenti, visto che molte di queste si sono dimostrate inutili – afferma la deputata Mazzetti - Il caso di Milano, tutto sommato, ha avuto un lato positivo: farci aprire gli occhi su un'emergenza reale che, come politici, dobbiamo affrontare. A breve presenterò una mozione per dare una risposta al caos normativo".
"Voglio ringraziare - ha aggiunto Mazzetti - i corpi intermedi, le categorie economiche e gli ordini professionali, che per noi sono fondamentali".
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