Riforma Testo Unico Edilizia: le proposte di UNITEL per uscire dal caos normativo

di Gianluca Oreto - 19/03/2025

Chiarezza normativa, maggiore attenzione al patrimonio edilizio esistente, digitalizzazione ragionata e semplificazione procedimentale. Sono solo alcune delle istanze che emergono con forza nel dibattito sulla riforma del Testo Unico dell’Edilizia (d.P.R. n. 380/2001), una riforma che dovrebbe procedere di pari passo con quella urbanistica (ancora ferma alla legge del 1942) e con una revisione dei requisiti igienico-sanitari (anche questi fermi ad un DM del 1975), ormai distanti dalle tecnologie e dalle soluzioni disponibili sul mercato.

Riforma Testo Unico Edilizia: più di una esigenza

Che il sistema attuale sia ormai superato e inadeguato è un dato di fatto. Eppure, nonostante la consapevolezza diffusa sulla necessità di un intervento organico, si continua a procedere con modifiche frammentarie e normative emergenziali che spesso finiscono per aggravare il quadro anziché semplificarlo.

Come garantire regole chiare e uniformi su tutto il territorio nazionale senza generare contenziosi infiniti? Come riformare un sistema normativo che appare sempre più distante dalla realtà operativa? Ma, soprattutto, come impostare una riforma che sia davvero utile per professionisti, enti locali e cittadini?

Come garantire regole chiare e applicabili su tutto il territorio nazionale senza generare contenziosi infiniti? Come riformare un sistema normativo lontano anni luce da una realtà complessa come quella edilizia? Ma, soprattutto, come impostare una riforma che possa davvero essere utile, considerando che da oltre due decenni il Testo Unico dell’Edilizia (d.P.R. n. 380/2001) è il riferimento normativo per la disciplina edilizia in Italia?

Sono domande che meritano risposte concrete e strutturate. Ed è proprio in questa direzione che si muove il documento predisposto da Salvatore Di Bacco (Comitato Scientifico UNITEL - Unione Nazionale Italiana Tecnici Enti Locali), che individua le priorità irrinunciabili per una riforma efficace del settore:

  • la digitalizzazione e dematerializzazione dei fascicoli edilizi;
  • l’introduzione dei fascicoli del fabbricato digitali per gli edifici di nuova costruzione e/o esistenti;
  • l’introduzione di portali informatici unici nazionali per la gestione dei procedimenti amministrativi;
  • la riduzione dei titoli abilitativi;
  • i rapporti del T.U. delle costruzioni con il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e sostenibilità energetica.
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