Riqualificazione energetica e Direttiva Green: in arrivo nuovi bonus?

di Redazione tecnica - 27/09/2024

Entro la fine del 2025 gli Stati membri della UE dovranno presentare il piano strategico per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Direttiva Green (EPBD - Energy Performance of Buildings Directive), che diventerà pienamente operativa dal 29 maggio 2026, esattamente 2 anni dopo la sua entrata in vigore.

Direttiva Green: quali incentivi per gli obiettivi di riqualificazione energetica?

In Italia saranno interessati circa 12 milioni di edifici con un investimento stimato tra gli 800 e i 1.100 miliardi di euro.

Una cifra che si presume difficilmente potrà essere sostenuta per intero dalle famiglie, motivo per cui la stessa Direttiva richiede agli Stati membri di attivarsi attuando dei sistemi di incentivazione fiscale o di finanziamenti a tasso agevolato, tenendo conto che da qui al 2035, attraverso diversi step, bisognerà raggiungere i seguenti obiettivi di riduzione dei consumi di energia primaria:

  • per gli edifici residenziali:
    • -16% entro il 2030 e -20%/-22% entro il 2035;
    • almeno il 55% della riduzione dovrà coinvolgere il 43% degli immobili con le prestazioni peggiori;
    • dal 2030 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere NZEB;
  • per gli edifici non residenziali:
    • -16% nella quota dei consumi entro il 2030 e -26% entro il 2033;
    • dal 2028, tutti i nuovi edifici pubblici dovranno essere a zero emissioni.

Inoltre per potere valutare l'efficienza energetica iniziale e finale degli edifici, sarà necessario che gli Stati membri aggiornino gli Attestati di Prestazione Energetica (APE), contenendo alcuni valori di riferimento quali:

  • i requisiti minimi di prestazione energetica;
  • le norme minime di prestazione energetica;
  • i requisiti degli edifici a energia quasi zero;
  • i requisiti degli edifici a emissioni zero.

Nel nuovo APE sarà necessario specificate la classe di prestazione energetica dell’edificio su una scala che usa solo le lettere da A a G. La lettera A corrisponde agli edifici a emissioni zero, la lettera G  agli edifici con le prestazioni peggiori del parco immobiliare nazionale al momento dell’introduzione della scala.

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