Rischio sismico Campi Flegrei: in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge
di Redazione tecnica - 14/10/2023
La notizia era già stata data qualche giorno fa tramite comunicato stampa dal Consiglio dei Ministri, adesso arriva l’ufficializzazione con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 12 ottobre 2023, n. 239, del Decreto-Legge del 12 ottobre 2023, n. 140 che dispone “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei”.
Rischio sismico Campi Flegrei: in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge
Il Decreto, in vigore dal 13 ottobre 2023, è composto dai seguenti 8 articoli:
- Art. 1. Ambito di applicazione
- Art. 2. Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico
- Art. 3. Piano di comunicazione alla popolazione
- Art. 4. Pianificazione speditiva di emergenza per l’area del bradisismo
- Art. 5. Misure urgenti per la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali
- Art. 6. Misure urgenti per il potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile
- Art. 7. Disposizioni finanziarie
- Art. 8. Entrata in vigore
Il provvedimento stabilisce misure urgenti per fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell’evoluzione del fenomeno bradisismico in atto nell’area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della Città metropolitana di Napoli.
Il piano straordinario di analisi e le strategie di prevenzione
In particolare, come disposti all’art. 2 si prevede la realizzazione di un Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico e finalizzato a supportare strategie di riqualificazione sismica dell’edilizia esistente e ad individuare priorità di intervento sul patrimonio privato e pubblico. Il piano dovrà essere approvato entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Decreto e sarà composto da 4 attività:
- uno studio di microzonazione sismica;
- un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata, per individuare le misure idonee alla mitigazione e alla stima del relativo fabbisogno finanziario;
- un’analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia pubblica e un primo piano di misure per la mitigazione;
- un programma d’implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.
Sulla base dei dati raccolti sul sollevamento bradisismico e sulla sismicità dell'area, il Dipartimento della protezione civile effettuerà una prima delimitazione urgente della zona di intervento. È prevista la creazione di una struttura di supporto al Dipartimento per la celere attuazione del piano.
Le attività in raccordo con le Amministrazioni
Oltre al piano di analisi, è prevista anche la definizione di un piano di comunicazione alla popolazione (art. 3), approvato dalla Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile e finalizzato alla diffusione della conoscenza dei rischi.
All’art. 4 si dispone invece l’elaborazione entro 60 giorni di un piano di emergenza, a cura della protezione Civile in raccordo con la regione Campania, la Prefettura di Napoli e gli enti locali, che tenga conto anche delle esigenze delle persone con disabilità.
Particolare rilevanza al coordinamento con le Amministrazioni locali anche nelle previsioni degli artt. 5 e 6, che introducono alcune misure urgenti per la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporti e di altri servizi essenziali entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto e il coordinamento da parte della Città Metropolitana di Napoli in relazione ai seguenti punti:
- reclutamento entro 30 giorni di personale a tempo determinato, da impiegare per dodici mesi per il potenziamento della struttura comunale di protezione civile;
- acquisizione di materiali necessari per garantire un'efficace gestione delle attività di protezione civile;
- allestimento di aree e strutture temporanee per l'accoglienza della popolazione.
Il costo complessivo delle misure previste dal decreto-legge ammonta a 52,2 milioni di euro, interamente sostenuti dallo Stato.
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