Riserve negli appalti pubblici: la richiesta deve essere tempestiva
di Redazione tecnica - 05/11/2024
Per potere essere considerate tempestive, le riserve negli appalti pubblici vanno iscritte quando l’appaltatore ha la percezione del verificarsi del danno, ben potendo effettuare la quantificazione del danno in un momento successivo.
Riserve negli appalti: no a iscrizioni tardive
A spiegarlo è il tribunale di Ascoli Piceno con la sentenza del 29 ottobre 2024, n. 662, dichiarando la tardività delle riserve iscritte da un’impresa soltanto al terzo SAL dei lavori di miglioramento sismico e messa in sicurezza, e che aveva più volte lamentato rallentamenti e problematiche progettuali che avrebbero influito sull’esecuzione dei lavori, senza però di fatto provvedere concretamente.
Spiega il tribunale che l’appaltatore, per fare valere le proprie ragioni, deve seguire precise procedure, formali e vincolate, stabilite dalle norme speciali sui lavori pubblici. Il rispetto rigido di tali procedure, confermato, negli anni, dall’unanime giurisprudenza è condizione essenziale perché le richieste possano essere ritenute tempestive, ammissibili e, dunque, possano essere esaminate nel merito.
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