Il RUP nel nuovo Codice dei contratti

di Redazione tecnica - 27/06/2024

La novità più rilevante del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti) rispetto al precedente quadro normativo sugli appalti pubblici, è certamente la sua struttura. Diversamente dalla fallimentare oltre che incompiuta riforma del 2016, con il nuovo Codice si è compresa la necessità di fornire agli operatori economici e alle amministrazioni uno strumento normativo unico oltre che “quasi” esecutivo che contenesse al suo interno quello che prima era stato esploso tra il D.Lgs. n. 50/2016, decreti ministeriali e le “famose” soft law (le linee guida ANAC vincolanti e non).

Il nuovo Codice dei contratti pubblici: le novità

Oltre alla sua struttura, il Decreto Legislativo n. 36 del 2023 ha introdotto importanti novità espressamente richieste dalla Legge delega n. 78/2022 tra le quali, a titolo d’esempio, ricordiamo:

  • l’introduzione dei principi (mediante il quale si è passati da un codice “guardiano” ad uno “volano”);
  • la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti (divenuta operativa a partire dall’1 gennaio 2024);
  • la riduzione dei livelli di progettazione (scompare il progetto definitivo e restano il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo);
  • il potenziamento dei sistemi alternativi di risoluzione delle controversie (ADR);
  • l’appalto integrato (esteso ben oltre quanto era stato previsto nello schema di D.Lgs. predisposto dal Consiglio di Stato);
  • la previsione della nuova figura del Responsabile Unico di Progetto (RUP) che sostituisce il precedente Responsabile Unico del Procedimento, ampliando e precisando le funzioni e le responsabilità di questa figura che diventa cruciale nella gestione degli appalti pubblici.

In questo approfondimento proveremo a definire responsabilità, requisiti di professionalità e funzioni del Responsabile Unico di Progetto (RUP) alla luce di quanto stabilito dal D.Lgs. n. 36/2023 e precisamente:

  • dall’art. 15 - Responsabile unico del progetto (RUP);
  • dall'allegato I.2 che stabilisce i requisiti di professionalità per il RUP, in funzione della complessità e della tipologia dell'appalto.
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