Semplificazione edilizia e urbanistica, la Camera approva il Decreto Salva Casa

di Redazione tecnica - 19/07/2024

Nella giornata di ieri la Camera dei Deputati ha votato la questione di fiducia (180 voti favorevoli e 99 voti contrari) posta dal Governo sul disegno di legge di conversione, con modificazioni, del Decreto-Legge 29 maggio 2024, n. 69 (Decreto Salva Casa), recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”.

Dopo il voto di fiducia i lavori sono proseguiti con la discussione del provvedimento, continuata nella mattina di oggi. Dopo la discussione (di seguito il video di alcuni interventi), la Camera, con 155 voti favorevoli, ha approvato il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del Decreto Salva Casa che passa ora all’esame dell’altro ramo del Parlamento.

Le dichiarazioni di voto

Erica Mazzetti (Forza Italia) ha sottolineato l'importanza di questa legge per la protezione delle famiglie italiane in difficoltà con i mutui, evitando che le loro case siano pignorate. Ha, inoltre, evidenziato come la misura sia cruciale per garantire stabilità e sicurezza abitativa, esortando a un'azione tempestiva per affrontare le emergenze abitative.


Gianpiero Zinzi (Lega) ha definito il provvedimento una misura al passo con la modernità e con l'idea di Paese in cui la Lega crede. Preliminarmente ha ringraziato il ministro Matteo Salvini per il coraggio, l'impegno quotidiano, l'abnegazione e l'intuito nell'aver compreso l'importanza di un provvedimento che va incontro alle esigenze dei cittadini italiani che l'attendevano da molto tempo.


Agostino Santillo (M5S) ha immediatamente annunciato il voto contrario del suo partito, affermando che il provvedimento avrebbe il sapore di un nuovo condono edilizio. Ciò premesso, ha stigmatizzato il continuo ricorso alla decretazione d'urgenza rilevando che si tratta del cinquantanovesimo Decreto Legge di questo Governo.


Dario Iaia (Fratelli d’Italia) ha criticato la demagogia e il populismo dell’opposizione e sottolineato l’approccio pragmatico e non ideologico di un provvedimento che parte dallo stato di fatto del patrimonio immobiliare sul quale occorre intervenire.


Roberto Morassut (Partito Democratico) ha criticato il provvedimento rilevando come nonostante il nome “Salva Casa” non ci sia la casa al centro ma solo “la salvezza dei furbi e dei potenti”.



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