Semplificazione edilizia e urbanistica: nuovo pacchetto di modifiche al d.P.R. n. 380/2001

di Gianluca Oreto - 24/05/2024

Il più grande errore dell’attuale normativa edilizia è la sua disperata voglia di continuare ad utilizzare il microscopio in un comparto dove l’unità di misura (e voglio essere generoso) è il metro.

La situazione del patrimonio edilizio esistente

In una ricerca del 2017 dal titolo “Chi ha progettato l’Italia? Ruolo dell’architettura nella qualità del paesaggio edilizio italiano”, il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC in collaborazione con il Cresme hanno stimato che sul territorio nazionale sussistono 15 milioni di edifici di cui:

  • 11,9 milioni residenziali, destinati unicamente all’abitare o a un mix di attività residenziali ed economiche;
  • 1,6 milioni interamente destinati allo svolgimento di attività non residenziali, primarie, secondarie o terziarie;
  • 1,5 milioni non utilizzati, o collabenti, o destinati ad altri usi (cabine elettriche, stazioni di pedaggio, stazioni per pompe di benzina, torri, fortificazioni, fari, ecc.).

Agli 11,9 milioni di edifici residenziali corrispondono 30,7 milioni di abitazioni che (fino al 2016) erano suddivise in:

  • mono-bifamiliari – 9,1 milioni di edifici; 11,7 milioni di abitazioni;
  • 3-8 unità immobiliari – 2,3 milioni di edifici; 9 milioni di abitazioni;
  • 9-15 unità immobiliari – 0,3 milioni di edifici; 3,6 milioni di abitazioni;
  • oltre 15 unità immobiliari – 0,2 milioni di edifici; 6,3 milioni di abitazioni.

Secondo le stime del Cresme, l’anno di edificazione degli edifici può essere così riassunto:

  • 2,15 milioni di edifici sono stati costruiti prima del 1919;
  • 1,38 milioni sono il frutto della costruzione tra le due guerre;
  • 1,66 milioni di edifici sono il risultato della ricostruzione avvenuta tra 1946 e 1960;
  • 1,97 milioni sono il prodotto degli anni ’60;
  • 1,98 milioni di edifici sono stati realizzati nella provincia e nel sud negli anni ’70;
  • la produzione di edifici è fortemente scesa negli anni ’80, con 1,29 milioni di edifici nel decennio;
  • 80.000 edifici all’anno hanno caratterizzati il primo decennio del XXI secolo;
  • la produzione annua tra 2011 e 2016 è scesa a 32.000 edifici all’anno.

L’aspetto più interessante di questa “vecchia ricerca” riguarda le figure professionali intervenute nella fase progettuale di questi edifici. Degli 11,9 milioni di edifici residenziali:

  • quasi 5 milioni (41%) sono realizzati attraverso forme di auto-promozione o figure professionali che possiamo attribuire al capo-cantiere o al mastro-costruttore;
  • 4,8 milioni (40%) sono stati progettati dai geometri;
  • 1,3 milioni (11%) sono stati progettati dagli architetti;
  • 900.000 (7,5%) sono stati progettati dagli ingegneri.
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