Servizi di progettazione, nel 2024 è profondo rosso
di Redazione tecnica - 16/01/2025
Il 2024 si chiude con un bilancio preoccupante per il mercato dei servizi di ingegneria e architettura. Lo dimostra l’aggiornamento di fine anno dell’Osservatorio OICE/Informatel sul mercato dei servizi tecnici secondo il quale, nonostante un sorprendente incremento nel mese di dicembre (245 procedure, con un valore complessivo di 259,1 milioni), l’anno registra un drastico calo del valore complessivo delle gare pubbliche, con una contrazione del 60,5% rispetto al 2023, per un totale di soli 1.918,8 milioni di euro.
Calo generalizzato nel settore dei servizi tecnici
Sulla base dei dati raccolti nel corso del 2024 e delle analisi del mercato condotte nel periodo 2020-2023, l’importo complessivo dei servizi messi in gara nell’anno appena concluso si conferma come il più basso dell’ultimo quinquennio.
Nei dodici mesi del 2024, il valore di tutti i servizi tecnici ammonta a 1.918,8 milioni, segnando un significativo calo del 60,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Secondo l’Osservatorio OICE/Informatel, inoltre, sulla base dei dati raccolti nel corso del 2024 e delle analisi del mercato condotte nel periodo 2020-2023, l’importo complessivo dei servizi messi in gara nell’anno appena concluso si conferma come il più basso dell’ultimo quinquennio.
Il mese di dicembre, però, ha visto una forte ripresa, probabilmente influenzata dall'imminente entrata in vigore del correttivo al Codice degli Appalti. Con 275,9 milioni di euro di servizi tecnici messi in gara, si è registrato un aumento del 157,6% rispetto a novembre, anche se il dato rimane inferiore del 53,2% rispetto a dicembre 2023.
Giorgio Lupoi: “Un’occasione persa con il correttivo”
Il presidente di OICE, Giorgio Lupoi, ha sottolineato come il 2024 sia stato caratterizzato da un calo della domanda e da una mancata riorganizzazione delle regole. La soglia per gli affidamenti diretti, fissata a 140.000 euro, ha ridotto la trasparenza e la concorrenza, penalizzando le piccole realtà professionali a vantaggio di un oligopolio consolidato.
“Purtroppo – afferma il Presidente Lupoi – fin da giugno avevamo previsto che saremmo andati sotto i due miliardi e così è stato, nonostante le amministrazioni abbiano svuotato i cassetti a dicembre, anche in relazione all’imminente entrata in vigore del decreto correttivo del codice appalti. Pur considerando che il calo è anche figlio dell’esaurirsi delle gare PNRR – che nel nostro settore si avverte prima che nelle costruzioni – rimane la forte preoccupazione per il futuro perché l’applicazione delle regole speciali PNRR, travasate nel codice appalti, ha comportato un calo dell’evidenza pubblica e della trasparenza, con la soglia a 140.000 euro per gli affidamenti diretti, e una riduzione del mercato sopra soglia per evidenti e reiterati fenomeni di sottostima degli incarichi”.
“Su questo – continua Lupoi – avevamo fatto delle proposte per il correttivo del codice, del tutto disattese. Alcune erano anche a costo zero come il ripristino dell’anticipazione contrattuale per la progettazione o l’ampliamento del mercato della verifica dei progetti che limita illogicamente l’operato di professionisti, studi e società a beneficio di un sempre più forte oligopolio di società accreditate, o ancora la reintroduzione delle linee guida 1 dell’Anac per dare regole chiare e certe per affidare i servizi. Non ci è piaciuta la soppressione del rating di impresa, strumento che se ben gestito avrebbe potuto essere di aiuto e supporto alle stazioni appaltanti, così come la conferma dell’incentivo del 2% a favore dei tecnici delle P.A. per la progettazione che ben poteva essere dirottato sulla gestione dei procedimenti. In altre parole: per il nostro settore il correttivo è stata un’occasione persa, se si eccettua la soluzione del tutto politica data al tema dell’equo compenso e il sacrosanto ampliamento dei requisiti per partecipare alle gare, di nuovo su base decennale. Vedremo nei prossimi mesi che impatto deriverà dall’entrata in vigore del nuovo decreto, ma certamente si poteva fare meglio e di più”.
I dati delle gare
Per quanto riguarda le gare di sola progettazione, nel mese di dicembre 2024 il dato torna positivo: se ne contano infatti 91, con un valore di 50,8 mln. Rispetto al mese precedente, il valore cresce del 48,5% a fronte di un incremento più contenuto del 24,7% nel numero. Il confronto con dicembre 2023 conferma tuttavia il trend negativo, mostrando un calo nel valore del 34,4%, a fronte di un’importante flessione nel numero del 66,0%.
Nell’anno appena concluso, i 1.021 bandi emessi hanno raggiunto un valore di 486,2 mln, con un significativo calo, rispetto al 2023, del 62,7% in valore e del 54,7% in numero.
I bandi per accordo quadro rilevati a dicembre 2024 sono stati 46, pari al 18,8% del totale dei bandi per servizi di architettura e ingegneria pubblicati, per un valore di servizi di 100,7 mln, equivalente al 38,9% del totale. Rispetto a novembre, si rileva un’impennata del 132,5% in valore, a fronte di una considerevole crescita nel numero (+58,6%). Il confronto con dicembre 2023, tuttavia, continua a restituirci un quadro pesante, con un crollo del 71,6% nel valore e un importante calo del 27,0% nel numero.
A consuntivo 2024, il numero dei bandi per accordo quadro rilevato è stato 239, per 610,4 mln, pari, rispettivamente, all’8,9% in numero e al 36,1% in valore sul totale dei bandi per servizi di architettura e ingegneria. Rispetto al 2023, i dati confermano il trend negativo con un forte calo, sia in valore (-66,6%) che nel numero (-48,3%).
Nel mese di dicembre 2024, le gare rilevate per appalto integrato sono state 84, con un importo della progettazione esecutiva compresa stimato in 16,8 mln. Rispetto al mese di novembre, è evidente un considerevole incremento del valore dei servizi di progettazione (+76,9%), a fronte di un importante aumento del numero delle gare (+75,0%). Il confronto con il mese di dicembre 2023, tuttavia, vede confermata la tendenza in calo sia del valore della progettazione esecutiva (-46,8%), che del numero delle gare pubblicate (-39,1%).
Nei dodici mesi del 2024, il valore della progettazione esecutiva incluso negli appalti integrati è stato di 228,3 mln. Rispetto al 2023, è evidente un importante calo in valore del 77,6%. Il numero dei bandi rilevati è stato di 796, in forte calo del 57,7% rispetto all’anno precedente.
Prospettive per il 2025
L’ingresso in vigore del correttivo senza alcun transitorio avrà come principale risultato quello di ridurre ulteriormente i numeri, almeno fin quando le nuove regole non saranno chiare a tutti gli operatori e le stazioni appaltanti. Sarà poi il tempo a dire se le novità previste nel correttivo saranno sufficienti a rilanciare il settore.
Intanto, il rapporto OICE/Informatel per il 2024 ha dipinto uno scenario di difficoltà strutturale per il mercato dei servizi tecnici, aggravato dal ridimensionamento degli investimenti legati al PNRR.
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