#sespendi1euro: nuova iniziativa dei liberi professionisti contro le prestazioni gratuite e i maxi-ribassi
17/10/2017
La pubblicazione della sentenza n. 4614 del 3 ottobre 2017 con la quale il Consiglio di Stato ha dato il via libera ai contratti a titolo gratuito per i professionisti (leggi articolo), ha avuto parecchia risonanza all'interno del mondo delle professioni tecniche.
Molte sono state le risposte di Ordini professionali, Consigli Nazionali e Associazioni sindacali (leggi news) e molte di più sono state le discussioni che si sono scatenate sui social. Dopo l'iniziativa promossa da Inarcassa #sevalgo1euro, ne è partita un'altra tra i liberi professionisti che utilizzando il tag #sespendi1euro hanno voluto dare un "volto" alle mostruosità che spesso accadono quando al professionista si preferisce l'improvvisato che giocando su prezzi stracciati propone prestazioni dai risultati quantomeno dubbi.
Dietro ad una prestazione professionale c'è sempre un'attività che richiede impegno, studio, investimento che unite alle difficoltà inerenti la formazione continua, i ritardi nei pagamenti, l'assicurazione obbligatoria e tanti altri orpelli, devono essere ripagati con una parcella equa, che consenta a chi la riceve di vivere una vita "dignitosa" (concetto purtroppo sparito all'interno delle leggi che hanno riformato le professioni intellettuali).
Riportiamo di seguito una gallery delle tante mostruosità che possono accadere rivolgendosi a chi la professione non la svolge di mestiere, ricordandovi un famoso detto "Se pensi che un professionista ti costi troppo, non sai quanto ti costerà un dilettante".
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A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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