Uno sguardo al 2025: tra sfide e opportunità
di Gianluca Oreto - 31/12/2024
Si chiude un 2024 complesso e dinamico, che ha visto i settori delle costruzioni e dei lavori pubblici confrontarsi con cambiamenti epocali, nodi irrisolti e un panorama economico in continua trasformazione. Un anno che, tra alti e bassi, ci lascia con una consapevolezza importante: il nostro comparto è in grado di affrontare qualsiasi sfida, a patto che ci siano visione, dialogo e la giusta dose di innovazione.
Un anno di transizione e rinnovamento
Il 2024 sarà ricordato come l'anno in cui il processo di digitalizzazione dei lavori pubblici ha mosso i primi passi concreti. Un percorso che, tra difficoltà organizzative e timori iniziali, ha aperto la strada a un sistema più efficiente e trasparente. Ma come ogni cambiamento profondo, i benefici arriveranno solo con il tempo e con un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti.
Sul fronte delle risorse del PNRR, il 2024 ci ha insegnato che l’efficienza nell’utilizzo dei fondi europei non è solo una questione di rispetto delle scadenze, ma un'opportunità per costruire infrastrutture e servizi di cui il nostro Paese ha urgente bisogno. Tuttavia, restano ancora dubbi sull'effettiva capacità di alcune stazioni appaltanti di completare i progetti nei tempi previsti.
In ambito fiscale, il 2024 ha segnato un netto allontanamento dai bonus edilizi come strumento principale di stimolo. Al loro posto, abbiamo visto emergere timidi segnali di riforma, come l’atteso aggiornamento del d.P.R. n. 380/2001 operato dal Salva Casa e ancora in fase di definizione (pur essendo stata definita la legge n. 105/2024 “auto-applicativa”). Una riforma che, se portata a termine con coraggio, potrebbe rappresentare un punto di svolta per semplificare e modernizzare il settore.
Un auspicio per il 2025
Guardando al 2025, ci troviamo davanti a un bivio: possiamo continuare a rincorrere soluzioni di breve periodo o scegliere di costruire un sistema solido e sostenibile, capace di rispondere alle esigenze delle prossime generazioni.
Nel nuovo anno, mi auguro che il processo di digitalizzazione diventi un motore di sviluppo per l'intero comparto, trasformando gli adempimenti burocratici in strumenti di efficienza e qualità.
Spero anche che il legislatore trovi finalmente il coraggio di approvare una riforma organica delle norme edilizie, superando logiche obsolete e ponendo al centro la valorizzazione e la riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare.
Ma soprattutto, desidero che il 2025 sia un anno di fiducia ritrovata. Fiducia nei confronti delle istituzioni, spesso percepite come distanti, e fiducia tra gli operatori del settore, che solo uniti possono affrontare con successo le sfide del futuro.
A tutti noi, auguro di saper guardare al 2025 non solo come un nuovo inizio, ma come l’occasione per mettere a frutto le lezioni apprese, trasformando ogni difficoltà in opportunità.
Che sia un anno di serenità, progresso e rinnovato entusiasmo.
#unpensieropositivo per il nuovo anno.
Gianluca Oreto
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