Sicurezza antincendio: nuove indicazioni sugli impianti idrici in galleria

di Redazione tecnica - 05/09/2023

Arrivano nuove, importanti indicazioni sugli impianti di erogazione idrica per la sicurezza antincendio in galleria, contenute nella Circolare del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del 2 agosto 2023, n. 11784.

Sicurezza antincendio in galleria: la nuova Circolare dei Vigili del Fuoco

La Circolare fa seguito all’approvazione da parte della Commissione permanente per le gallerie, nella seduta del 13 luglio 2023, del documento predisposto dal Gruppo di lavoro coordinato dalla Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica che coinvolge, oltre ai Vigili del Fuoco, anche l’ANSFISA e il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Nel dettaglio, il documento contiene alcune indicazioni tecniche inerenti agli impianti di erogazione idrica in galleria, alla luce di quanto previsto al capo 2.11 dell’allegato 2 del D.lgs. 264/2006 che, nello specifico, stabilisce che “deve essere prevista l'erogazione idrica per tutte le gallerie. Vicino ai portali e all’interno delle gallerie devono essere disponibili idranti a intervalli non superiori a 250 m. Se l’erogazione idrica non è disponibile, è obbligatorio verificare che sia assicurato in altro modo un approvvigionamento idrico sufficiente”.

Gallerie esistenti e gallerie in fase di progettazione: le indicazioni tecniche

Le indicazioni riguardano sia gallerie esistenti che quelle la cui progettazione non risulti ancora approvata.

In particolare è previsto che:

  • all’interno delle gallerie i punti di erogazione dell’estinguente (preferibilmente naspi UNI DN 35) devono essere installati a vista, in appositi alloggiamenti e al di sopra del marciapiede (o della banchina non carrabile) e devono essere facilmente individuabili anche attraverso adeguata segnalazione;
  • i punti di erogazione e le restanti parti dell’impianto idrico antincendio, compresa la condotta idrica che alimenta i punti di erogazione interni ed esterni alla galleria, devono essere protetti da urti accidentali di veicoli in svio e dal fuoco;
  • nel caso di impianti “ad umido”, essi devono essere protetti dal gelo mediante l’adozione di opportune soluzioni tecniche o gestionali, in maniera da poter esser sempre disponibili in caso di emergenza;
  • tra i punti di erogazione vanno necessariamente annoverati gli idranti soprassuolo da collocarsi agli imbocchi della galleria, che risultano utili al rifornimento dei mezzi di soccorso in caso di emergenza e che dovranno possedere caratteristiche prestazionali adatte allo scopo cui sono preposti, ed essere dotati di attacchi di tipo standardizzato secondo le regole dell’arte nazionali applicabili per tali tipi di idranti;
  • in galleria devono essere disponibili naspi UNI DN 35 o, in alternativa, idranti UNI DN 45, posizionati soprassuolo ad intervalli non superiori a 250 metri, posizionati in maniera tale da potere raggiungere con il getto ogni punto dell’area da proteggere, oppure con corredo di tubazioni, o con attrezzaggio di tubazione flessibile di lunghezza idonea al raggiungimento dei punti dell’area da proteggere;
  • per le gallerie bidirezionali i punti di erogazione devono essere disponibili su entrambi i lati della galleria, a quinconce, mantenendo, per quanto possibile, la stessa inter-distanza per lato.;
  • la rete di alimentazione dev'essere preferibilmente realizzata ad anello.

In caso di gallerie già esistenti, nelle more degli adeguamenti, i gestori sono tenuti ad adottare idonee misure compensative per la prevenzione e la mitigazione del rischio incendi tra quelle già indicate nell’Allegato 4 ter del D.lgs. 264/06,come modificato dal DM 12.07.2021.

Indicazioni sugli impianti idrici

Infine, sia per gli impianti esistenti che per i nuovi, l’impianto idrico sarà considerato idoneo a garantire l’attuazione delle procedure di emergenza, qualora consenta l’erogazione, in ogni punto di una portata minima di 240 l/min, oppure Gli idranti soprassuolo collocati agli imbocchi della galleria per potere consentire il rifornimento degli automezzi di soccorso devono comunque garantire una prestazione minima di 300 l/min con una pressione residua non inferiore a 0,4 MPa.

Qualora questa riserva d’acqua non sia disponibile, è obbligatorio verificare che sia assicurato in altro modo un approvvigionamento idrico sufficiente per l’alimentazione della rete con il richiesto grado di affidabilità in termini di continuità di erogazione e disponibilità di alimentazione in ogni tempo) Il dimensionamento dell’alimentazione deve essere effettuato tenendo conto di dover garantire le prestazioni richieste ai punti di erogazione come sopra descritte per almeno 2 ore.



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Circolare