Sicurezza infrastrutture: i programmi ANAS per gallerie, strade, ponti e viadotti
di Redazione tecnica - 19/03/2024
Il monitoraggio delle strutture e la prevenzione attraverso la previsione degli scenari di rischio passano dall’uso delle tecnologie più avanzate, come dimostrano i programmi messi a punto da ANAS per gallerie, strade, ponti e viadotti e che stanno prendendo forma grazie a importanti investimenti, supportati anche dal PNRR.
Sicurezza gallerie: il programma STIG
Per le gallerie, è già in fase di utilizzo e implementazione STIG, il sistema di telecontrollo degli impianti per la supervisione delle condizioni di viabilità e la gestione automatizzata degli scenari di rischio su 450 gallerie, con un programma che si chiuderà nel 2027, per un investimento di 30 milioni di euro.
Nel dettaglio, STIG prevede l’utilizzo di numerose tecnologie:
- RMT-Smart Scada (Industrial Automation per le logiche di controllo automatico degli impianti);
- Sensori di rilevazione IoT per il monitoraggio delle condizioni di qualità dell’aria;
- PMV freccia croce (Process Automation per la canalizzazione proattiva del traffico);
- Telecamere AID (Advanced Image Detection per l’analisi delle situazioni di rischio);
- Colonnine SOS (fonia digitale per la riduzione dei tempi di intervento).
Sicurezza strade: il sistema Smart Road
Altro punto a favore della tecnologia, lo sviluppo della Digital Road, con un programma che mira entro il 2032 alla trasformazione digitale per 6.700 chilometri di strade, con un impegno economico di 864,1 milioni di euro, di cui attualmente risultano finanziati 275,1 milioni di euro pari a circa 740 km distribuiti da nord al sud Italia.
Ad oggi sono stati dotati di questa tecnologia 314 chilometri di strade e sono in corso di realizzazione cinque Green Island per un investimento totale già prodotto di 177 milioni di euro.
Structural Health Monitoring: il sistema per ponti e viadotti
Con il Programma SHM (Structural Health Monitoring) finanziato dal PNC per 275 milioni di euro, sarà possibile effettuare un monitoraggio molto più ampio sullo stato di salute delle infrastrutture, grazie alla piena integrazione con i protocolli di manutenzione attualmente esistenti, attraverso l’utilizzo di un database centralizzato delle opere. In particolare i fondi sono stati utilizzati per avviare e completare cinque gare per il monitoraggio tramite sensori di mille ponti e viadotti lungo la rete.
In generale il piano prevede la messa a punto di un sistema integrato di censimento, classificazione e gestione dei rischi e di monitoraggio dinamico delle infrastrutture, comprensivo di cinque macro-interventi che consentiranno “di virtualizzare” le opere, gestire e ottimizzare un’enorme mole di dati che riguardano i 18.720 ponti e viadotti da ispezionare.
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