Sismabonus 2025: variazione destinazione d'uso per salvare l'incentivo
di Cristian Angeli - 28/01/2025
La nostra società possiede un edificio che originariamente
era utilizzato come centro ricreativo (una sala parrocchiale). Ora
avremmo intenzione di ristrutturarlo e trasformarlo in un Bed &
Breakfast.
Abbiamo avviato i lavori da alcuni mesi e vorremmo accedere al
Sismabonus nella nuova misura del 36%. Tuttavia, il nostro
consulente fiscale ci ha posto un problema: secondo lui, il
Sismabonus sarebbe applicabile solo agli immobili residenziali o
produttivi, mentre l’edificio in questione, classificato
catastalmente come B/6, non rientra in nessuna delle due
categorie.
Vorremmo sapere, con l’ausilio di un Vostro esperto, se è possibile
accedere comunque alla detrazione. Non poter beneficiare del bonus
avrebbe infatti un impatto finanziario significativo sul nostro
progetto.
La risposta dell’esperto
Nell’ambito dei bonus edilizi, le regole e i requisiti per
accedere alle agevolazioni sono spesso diversificati. Variano gli
interventi ammissibili, le percentuali di detrazione, i tetti
massimi di spesa e i destinatari. Inoltre, alcune agevolazioni si
applicano esclusivamente a specifiche categorie di immobili.
Un esempio noto è il Superbonus che richiede la destinazione d’uso
residenziale dell’immobile, con alcune categorie catastali
espressamente escluse.
Per quanto riguarda il Sismabonus, anche in “versione 2025”, il quadro normativo è meno chiaro. Vero che la categoria catastale non costituisce un vincolo per accedere alla detrazione, ma l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate non consente di affermare che il beneficio sia applicabile a tutti gli immobili indistintamente.
Nel caso di un edificio classificato come B/6, come quello citato nel quesito, le incertezze sono legittime. Tuttavia la prassi fiscale delinea una possibilità di accesso al Sismabonus anche in simili fattispecie, a condizione che vengano rispettati determinati criteri.
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