Sismabonus acquisti: cosa fare entro la scadenza

di Redazione tecnica - 27/11/2024

Nell’attesa che il Parlamento decida le sorti della prossima Legge di Bilancio e il futuro (ormai prossimo) dei bonus fiscali in edilizia, committenti, professionisti e imprese si trovano a dover fare i conti con le scadenze dei sistemi incentivanti al momento in vigore.

Il sismabonus acquisti: cos’è

Il 31 dicembre 2024 è probabilmente una delle date più importanti che dovrà essere cerchiata in rosso sul calendario. In questa data, infatti, scadono la maggior parte dei bonus edilizi utilizzati negli ultimi anni. Ma, mentre per molti di questi sarà semplice il passaggio al 2025, esiste una detrazione molto più complicata sulla quale le variabili in gioco sono parecchie.

Stiamo parlando del “sismabonus acquisti” di cui all’art. 16, comma 1-setpies, del Decreto Legge n. 63/2013, convertito con modificazioni dalla Legge n. 90/2016, che dispone:

Qualora gli interventi di cui al comma 1-quater siano realizzati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3 ai sensi dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3519 del 28 aprile 2006, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 108 dell'11 maggio 2006, mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici, allo scopo di ridurne il rischio sismico, anche con variazione volumetrica rispetto all'edificio preesistente, ove le norme urbanistiche vigenti consentano tale aumento, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, che provvedano, entro trenta mesi dalla data di conclusione dei lavori, alla successiva alienazione dell'immobile, le detrazioni dall'imposta di cui al primo e al secondo periodo del medesimo comma 1-quater spettano all'acquirente delle unità immobiliari, rispettivamente nella misura del 75 per cento e dell'85 per cento del prezzo della singola unità immobiliare, risultante nell'atto pubblico di compravendita e, comunque, entro un ammontare massimo di spesa pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Si tratta, dunque, di una detrazione che varia dal 75 all’85% riservata agli acquirenti delle cosiddette “case antisismiche” realizzate:

  • da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare;
  • nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3;
  • mediante interventi di demolizione e ricostruzione;

da cui derivi in passaggio ad una o due classi di rischio sismico inferiore.

Tale detrazione, così come previsto al comma 1-bis, art. 16, del D.L. n. 63/2013 può essere utilizzata per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, al ricorrere di determinate condizioni.

Cosa fare entro la scadenza

Considerata la prossima scadenza (31 dicembre 2024), occorre fare la dovuta attenzione in considerazione che entro questa data molti privati cittadini si trovano a dover finalizzare l’acquisto delle unità immobiliari antisismiche.

Di questo argomento se ne parlerà con l’ing. Cristian Angeli, professionista esperto dell’argomento che cura lo Speciale “Sismabonus-acquisti”, il 29 novembre 2024 dalle ore 16 alle 18 in live webinar gratuito sulla Piattaforma di LavoriPubblici.it

L’ing. Angeli entrerà nel dettaglio dell’argomento, chiarendo:

  • le differenze tra sismabonus acquisti sismabonus tradizionale;
  • gli adempimenti tecnici a cui l’acquirente deve fare molta attenzione;
  • cosa deve fare entro il 31 dicembre 2024;
  • l’utilizzo di questa detrazione per gli edifici non finiti;
  • le tutele che le parti (contribuente e costruttore) devono mettere in atto.

Per iscriversi gratuitamente all’evento è sufficiente cliccare sul seguente link.

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