Sismabonus-acquisti e versamento acconti: detrazione in 5 o 10 anni?
di Luciano Ficarelli - 18/02/2025
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È giunto in redazione un quesito interessante: come si portano in detrazione le spese relative al sismabonus acquisti in caso di pagamento di acconti in fase di contratto preliminare nel 2023 e atto notarile di compravendita nel 2024?
Sismabonus-acquisti: la normativa
L'articolo 16, comma 1-septies del decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, disciplina la detrazione spettante agli acquirenti delle unità immobiliari vendute da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che abbiano realizzato interventi relativi all'adozione di misure antisismiche di cui all'articolo 16-bis, comma 1, lettera i), del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, mediante interventi di demolizione e ricostruzione di interi edifici ubicati in comuni ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3 - anche con variazione volumetrica rispetto all'edificio preesistente, ove le norme urbanistiche vigenti lo consentano - dai quali derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una o a due classe di rischio inferiore.
La disposizione in commento è inserita nel contesto delle norme che disciplinano il c.d. "Sismabonus" (disciplinato dai commi da 1-bis a 1-sexies del medesimo articolo 16), mutuandone le regole applicative, ma si differenzia da quest'ultimo in quanto i beneficiari dell'agevolazione fiscale sono gli acquirenti delle nuove unità immobiliari. La detrazione, fino a tutto il 2024, è stata pari al 75 o all'85 per cento (a seconda che l'intervento di demolizione e ricostruzione determini il passaggio ad una o a due classi di rischio sismico inferiore) del prezzo della singola unità immobiliare, risultante nell'atto pubblico di compravendita e, comunque, calcolata entro un ammontare massimo di spesa pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
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