Super-sismabonus e comunicazione al PNCS: un pasticcio che durerà anche nel 2025
di Cristian Angeli - 28/10/2024
Mancano ormai pochi giorni alla fatidica scadenza del 31 ottobre 2024, data entro la quale, stando al testo del DPCM 17 settembre 2024, è necessario effettuare la comunicazione sul PNCS (Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche) dei dati relativi agli immobili e alle spese sostenute e da sostenere per il loro miglioramento sismico agevolato con Superbonus.
L’obbligo non deve essere rispettato indiscriminatamente da tutti i fruitori della maxi-detrazione, ma solo in relazione agli interventi antisismici che non risultano conclusi al 31 dicembre 2023 oppure che sono stati avviati a partire dal 1° gennaio 2024. E non solo, perché la citata scadenza del 31 ottobre 2024 riguarda solo alcuni casi, cosicché non potremo dimenticarci del PNCS col finire del mese in corso.
È lo stesso decreto, infatti, al suo art. 6, a precisare che in tutti i casi in cui i SAL siano approvati in una data successiva al 1° ottobre 2024, la comunicazione dovrà essere effettuata entro 30 giorni “a partire dal giorno successivo a quello della approvazione del SAL”.
Così, avremo a che fare con il Portale ancora per lungo tempo, per tutto il 2025, considerando che il Super-sismabonus sarà fruibile fino al 31 dicembre 2025.
Ma più passa il tempo e più sorgono domande, molte delle quali non trovano risposte nelle FAQ pubblicate sul PNCS, mentre altre trovano risposte parziali o contraddittorie. E ogni dubbio merita non solo un trattamento tempestivo (dato appunto l’avvicinarsi della scadenza), ma anche un approfondimento che possa fornire una bussola per i mesi che verranno, nei quali, appunto, il PNCS non smetterà di “tenerci compagnia”.
Il quesito
Sono uno dei tanti italiani che si è trovato in difficoltà con il Superbonus. Nel condominio nel quale vivo, infatti, sono partiti i lavori nel 2022 ma poi si sono più volte fermati, a causa di problemi di liquidità del costruttore. Siamo riusciti a fare un SAL nel 2023 e, con molte difficoltà, un altro nel 2024.
I lavori per fortuna sono conclusi, ma non siamo sicuri che siano stati eseguiti gli adempimenti formali per la fine lavori nel 2023 e quindi potremmo ricadere nel caso previsto dal DPCM 17 settembre 2024, ovvero nell’obbligo di effettuare la comunicazione al PNCS.
Siamo molto preoccupati, perché ora il GC non ci risponde più e non abbiamo rapporti diretti con i professionisti, che erano di sua fiducia e da lui incaricati.
Per questo, temiamo che la comunicazione, che non ha una stretta correlazione con i lavori, non venga fatta.
Vorremmo sapere come comportarci.
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