Superbonus 110% e Decreto Aiuti-quater, no alla CILAS entro il 25 novembre

di Redazione tecnica - 16/11/2022

C’è grande attesa per l’entrata in vigore del decreto Aiuti-quater, la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarebbe attesa per la prossima settimana. Un’attesa che, diversamente da quanto auspicato, si sta rivelando amara per gli addetti ai lavori, foriera come si presenta di ulteriori problemi legati al Superbonus.

Superbonus, critiche al Decreto Aiuti quater

A parlarne è Marco Matteoni, ex presidente della Confartigianato Edilizia di Roma e del Lazio, nonché tra i principali player nella riqualificazione immobiliare ed energetica. “Dopo lo stop alla cessione del credito deciso il 7 novembre da Poste Italiane e la temporanea sospensione di nuove pratiche da parte di BNL e Intesa Sanpaolo, si attende la nuova versione del superbonus, che metterebbe vincoli decisamente più stringenti sulla detrazione delle spese per interventi edilizi di efficientamento energetico, consolidamento statico e riduzione del rischio sismico”.

Continua Matteoni: “Il provvedimento che verrà licenziato a breve prevede alcune modifiche al “famigerato" maxi-incentivo introdotto dal Decreto Rilancio del 2020. Nel decreto Aiuti quater, infatti, l’agevolazione potrebbe essere ridotta dall’attuale 110% al 90%. Ma c’è dell’altro”.

Il problema della CILAS

Il riferimento è al doppio vincolo introdotto nella fase transitoria per imprese e proprietari di abitazioni che, di fatto, salva il 110% per coloro che hanno già deliberato l’intervento e riusciranno a presentare la CILAS entro il prossimo 25 novembre. “Una data – spiega Matteoni – che ci auguriamo non venga confermata, una volta che il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale: il 25 novembre, d’altronde, è dietro l’angolo e questo rischierebbe di creare una corsa alla consegna della relativa documentazione, creando disagi a cittadini e imprenditori”.

Da qui la sollecitazione al governo Meloni a posticipare al 31 dicembre 2022 la possibilità di invio della Comunicazione Inizio Lavori Asseverata Semplificata. “Sarebbe un provvedimento coerente e di buonsenso, anche alla luce dei complicati meandri burocratici che attagliano storicamente la pubblica amministrazione del nostro Paese”. 



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