Superbonus 2023: nuovo dossier ANCE sul Decreto Aiuti-quater
di Redazione tecnica - 23/11/2022
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 18 novembre 2022, n. 268 del D.L. n. 176/2022, la disciplina del Superbonus ha subìto delle modifiche importanti e la Direzione Politiche Fiscali di ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha ritenuto opportuno pubblicare un dossier di approfondimento con tutti i chiarimenti sulla detrazione.
Superbonus 2023 e Decreto Aiuti Quater: il dossier ANCE
Il Dossier contiene nello specifico indicazioni su:
- Condomini, “mini condomini”, ONLUS e APS;
- Unifamiliari e unità indipendenti poste in edifici plurifamiliari;
- ONLUS, OdV e APS con attività socio-sanitaria;
- IACP e Cooperative a proprietà indivisa;
- Interventi in territori colpiti da eventi sismici;
- Contributo per soggetti a basso reddito
- Novità sulla cessione del credito.
Vediamoli nel dettaglio.
Condomini, “mini condomini”, ONLUS edAPS
Nel dossier si ricorda che con l’art. 9 del testo del D.L. n. 176/2022, dal 2023 è stata ridotta al 90% l’aliquota di detrazione per condomini, “mini condomini” di unico proprietario, ONLUS e APS, salvo che:
- alla data del 25 novembre 2022 risulti presentata la CILAS
- la delibera assembleare di approvazione dei lavori risulti adottata in data antecedente al 25 novembre 2022, cioè entro il 24 novembre 2022.
110% confermato nel 2023 in caso di interventi di demolizione e ricostruzione, qualora, al 25 novembre 2022, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Resta fermo l’attuale decalage al 70% per le spese sostenute nel 2024 e al 65% per le spese sostenute nel 2025.
Superbonus 2023: unifamiliari e unità indipendenti in edifici plurifamiliari
Nell’art. 9 del D.L. Aiuti-quater spazio anche a modifiche sulla disciplina Superbonus per gli edifici unifamiliari e sulle unità indipendenti poste in edifici plurifamiliari:
- prevista la proroga del 110% fino al 31 marzo 2023, anziché fino al 31 dicembre 2022, sempre a condizione che al 30 settembre 2022 sia stato realizzato il 30% dei lavori;
- bonus al 90% per interventi avviati dal 1° gennaio 2023 e per le spese sostenute sino al 31 dicembre 2023, a condizione che i lavori siano realizzati sulle “abitazioni principali” e solo per i soggetti con reddito sino a 15.000 euro, calcolato come “quoziente familiare” in base criteri fissati dallo stesso DL e solo se proprietari, o titolari di altro diritto reale, sull’abitazione stessa.
Ciò significa che il Superbonus, con qualunque aliquota, è escluso per interventi sulle unifamiliari con lavori avviati tra ottobre e dicembre 2022.
Interventi Superbonus per ONLUS, OdV e APS con attività socio-sanitaria
Nel caso di interventi effettuati da soggetti che svolgono attività di prestazione di servizi socio sanitari e assistenziali (Onlus, le Odv e le Aps), l’aliquota del 110% è riconosciuta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 a condizione che:
- gli immobili in possesso dei beneficiari rientrino nelle categorie B/1 (collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari e caserme), B/2 (case di cura ed ospedali senza fine di lucro), D/4 (case di cura ed ospedali con fine di lucro);
- i membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscano alcun compenso o indennità di carica.
Resta invariato il criterio di calcolo del limite di spesa per le unità immobiliari, che va moltiplicato per il rapporto tra la superficie complessiva dell'immobile e la superficie media di un’unità abitativa, come ricavabile dal Rapporto Immobiliare pubblicato dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate.
IACP e cooperative a proprietà indivisa
Nel caso di IACP (o Enti Assimilati) e Cooperative a proprietà indivisa si confermano le scadenze già previste: ok al 110% fino al 30 giugno 2023, con possibilità di arrivare sino al 31 dicembre 2023, a condizione che al 30 giugno 2023 sia stato eseguito almeno il 60% dell’intervento.
Interventi Superbonus in territori colpiti dal sisma
Nessuna modifica nemmeno per gli immobili rientranti nei territori colpiti da eventi sismici: in questo caso il 110% è confermato per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.
Contributo per soggetti a basso reddito
Con il Decreto Legge n. 176/2022 si configura invece una nuova categoria di soggetti a cui spetta il Superbonus: è stato infatti stanziato un fondo di 20 milioni di euro a sostegno della spesa per interventi Superbonus sostenuti da contribuenti con reddito non superiore a 15.000 euro (limite calcolato secondo i criteri individuati dallo stesso Aiuti-quater). I criteri e modalità di erogazione verranno stabiliti con decreto del MEF, da adottare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del D.L. n. 176/2022. Tale contributo sarà esente dalle imposte sui redditi.
Cessione del credito: le novità
Sul fronte della cessione del credito, poche novità, o meglio quello che si può definire come un palliativo: i crediti derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022, e non ancora utilizzati, potranno essere fruiti, anziché in 5 o 4 rate annuali, in 10 rate annuali di pari importo, previo invio di una comunicazione all’Agenzia delle Entrate da parte del fornitore o del cessionario. Si attende a breve un provvedimento del Fisco recante le modalità operative.
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