Superbonus: continua la corsa dei condomini
di Gianluca Oreto - 14/02/2024
In un momento di forte crisi c’è un proverbio che spesso è di aiuto: “la speranza è l’ultima a morire”. Un mantra ripetuto spesso in questi ultimi anni in cui il superbonus da diamante grezzo si è trasformato in dinamite, soprattutto per chi ne ha fatto uso a partire da gennaio 2022.
Il superbonus e la tempesta perfetta
Mentre nel biennio 2020-2021 il binomio “superbonus-cessione del credito” ha consentito l’utilizzo di questa detrazione ai soggetti privi di capienza fiscale e/o capacità economica, a partire dal 27 gennaio 2022 (data di pubblicazione del Decreto Legge n. 4/2022, c.d. Decreto Sostegni-ter), tutti gli interventi avviati sulla base di un contratto che prevedeva lo sconto in fattura da parte dell’impresa o la cessione diretta, si sono ritrovati invischiati in quella che è stata definita la tempesta perfetta.
Una tempesta in cui i soggetti coinvolti (committenti, imprese e professionisti) non hanno mai smesso di sperare in un intervento legislativo che sanasse il grave errore commesso nel non aver adeguatamente disciplinato la cessione del credito, rimandando all’autoregolamentazione del mercato (con risultati pessimi sotto tutti i punti di vista).
È così che dal blocco della cessione ne è seguita la sospensione di molti cantieri che hanno atteso pazientemente la fine del 2023 e il classico provvedimento di fine anno che, purtroppo, pur arrivando (il D.L. n. 212/2023 in corso di conversione senza modifiche) non solo non è servito a risolvere i problemi in corso ma ne ha addirittura generati nuovi (soprattutto a seguito delle modifiche al bonus 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche).
Superbonus: i nuovi dati Enea
Con il blocco della cessione del credito e la conseguente sospensione dei cantieri, non si è però spenta la voglia di superbonus che a gennaio 2024 continua la sua corsa, soprattutto per quanto riguarda gli interventi nei condomini.
Enea ha reso disponibile l’ultimo report aggiornato al 31 gennaio 2024 nel quale è possibile apprezzare la voglia di intervenire utilizzando l’anima energetica del superbonus:
- 471.778 edifici coinvolti (+10.345 rispetto a dicembre 2023);
- 108.547.852.994,44 euro il totale degli investimenti comprese le somme non ammesse a detrazione (+4.392.532.599,79 euro rispetto a dicembre 2023);
- 107.048.538.665,29 euro il totale degli investimenti ammessi a detrazione (+4.366.858.297,00 euro rispetto a dicembre 2023);
- 98.005.787.428,38 euro il totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione (+6.955.189.825,70 euro rispetto a dicembre 2023);
- 107.374.373.958,59 euro il totale delle detrazioni maturate per lavori conclusi (+7.642.204.171,77 euro rispetto a dicembre 2023).
Continuano a volare i condomini
In questa corsa al superbonus (che potrà essere utilizzato con aliquota al 70% nel 2024 e 65% nel 2025), come facilmente immaginabile, sono i condomini a far registrare la quota più alta di utilizzo.
Delle 10.345 asseverazioni in più di gennaio 2024, ben 9.072 riguardano proprio i condomini. Residuale è la quota di asseverazioni che riguardano le unifamiliari e le unità immobiliari autonome e funzionalmente indipendenti (sulle quali non si possono più avviare nuovi interventi già da settembre 2022).
Con i dati di gennaio 2024 i numeri dei condomini sono i seguenti:
- 113.928 edifici interessati;
- 68.738.437.036,71 il totale degli investimenti comprese le somme non ammesse a detrazione (+4.269.518.231,06 euro rispetto a dicembre 2023);
- 60.786.283.322,65 il totale dei lavori realizzati (+6.458.959.986,64 euro rispetto a dicembre 2023).
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