Superbonus, Enea certifica la fine della detrazione fiscale

di Redazione tecnica - 10/06/2024

Era già chiaro dai numeri sviluppati ad aprile e, benché due indizi non facciano ancora una prova, l’ultimo report pubblicato da Enea sull’utilizzo del superbonus energetico confermano la fine delle detrazioni fiscali di cui all’art. 119 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).

Superbonus: il report Enea di maggio 2024

Nel report Enea aggiornato al 31 maggio 2024 registrati:

  • 248 nuove asseverazioni;
  • 121 milioni di euro di nuovi investimenti ammessi a detrazione;
  • poco più di 102 milioni di euro di nuovi investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione.

Numeri in linea con quanto registrato al 30 aprile 2024 che confermano la fine del superbonus con i primi 3 mesi dell’anno in cui sono stati asseverati lavori (entro i 90 giorni canonici previsti dalla norma) probabilmente terminati al 31 dicembre 2023.

Una fine dovuta soprattutto alla “cura Giorgetti” che nel corso dell’ultimo anno e mezzo ha emanato diversi provvedimenti con l’unico scopo di mettere un punto ad una detrazione che aveva portato ad un impegno ritenuto eccessivo per le casse dello Stato. Tra questi provvedimenti hanno inciso soprattutto:

Due provvedimenti che hanno eliminato ogni possibilità di utilizzo delle opzioni alternative alla detrazione diretta (sconto in fattura e cessione del credito) ovvero lo strumento fiscale che più di tutti aveva incentivato questa detrazione consentendone l’utilizzo a chi era privo di capacità economica e/o capienza fiscale.

Investimenti ammessi a detrazione e conclusioni

Da settembre 2021 a maggio 2024 è questo il grafico degli investimenti ammessi a detrazione:

Un andamento i cui numeri maggiori sono stati sviluppati (neanche a dirlo) proprio a ridosso della fine del Superbonus 90/110% (tra settembre e dicembre 2024) con un effetto trascinamento dovuto all’asseverazione Enea da fare entro 90 giorni dal fine lavori, che ha coinvolto i primi 3 mesi del 2024.

A questo punto appare evidente che il Governo non dovrà più preoccuparsi del superbonus e potrebbe cominciare a pensare seriamente ai problemi di chi è rimasto vittima di questa mortificazione normativa durata 4 anni che ancora oggi non ha avuto risposte concrete dallo Stato (ovvero lo stesso che ha creato questa ragnatela di norme e continue modifiche).



© Riproduzione riservata