Superbonus a fine corsa, bonus edilizi ordinari da potenziare

di Redazione tecnica - 08/09/2023

L'andamento degli ultimi mesi è chiaro. Il superbonus è ormai arrivato a fine corsa e, complice il blocco della cessione dei crediti edilizi, ed è impensabile che un'aliquota così generosa possa essere riproposta per interventi costosi, che necessiterebbero della contemporanea capacità di spesa e capienza economica.

Dal superbonus ai bonus edilizi ordinari

Mantenere un bonus con aliquota alta ma senza cessione del credito significherebbe soltanto incentivare chi potrebbe realizzare gli stessi interventi senza alcuna detrazione. Proprio per questo motivo, dopo un triennio di Superbonus e 85 miliardi di euro ammessi a detrazione che corrispondono a circa 93,5 miliardi di euro di detrazioni, la decisione sembra ormai presa.

A parte qualche proroga necessaria per completare i cantieri in corso, la nuova legge di Bilancio non disporrà alcuna riapertura dei termini. Il superbonus 90/110% terminerà, dunque, il 31 dicembre 2023 e rimarrà esclusivamente, per il biennio successivo, per i condomini, con un’aliquota ridotta, pari al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Ciò su cui al momento si ragiona è l’eventuale allungamento dell'orizzonte temporale dei principali bonus edilizi "minori":

  • l'ecobonus (art. 14 del D.L. n. 63/2013) che scade il 31 dicembre 2024;
  • bonus casa e sismabonus (art. 16 del D.L. n. 63/2013), entrambi in scadenza il 31 dicembre 2024.

Resta il bonus per l'eliminazione delle barriere architettoniche (art. 119-ter del Decreto Rilancio) che prevede un'aliquota del 75%, la possibilità di sconto in fattura e cessione del credito e un orizzonte temporale più lungo, con scadenza 31 dicembre 2025. L'unico nodo riguarda le sue caratteristiche operative, considerato che è un bonus "giovane", ancora poco utilizzato ma con ampi margini di sviluppo.

Il progetto di testo unico

Sebbene vista come soluzione utile, sembrerebbe tramontata l'ipotesi (di cui non parla ormai nessuno) di un testo unico che possa riunire e ordinare tutti i bonus edilizi, consentendo a tutti i soggetti coinvolti maggiore chiarezza normativa e operativa (ciò che è mancato negli ultimi anni). Vedremo se la legge delega sulla riforma fiscale rimetterà in campo questa possibilità, che al momento sembra essere stata messa in soffitta.



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