Superbonus: il ministro Giorgetti sulla tassazione delle plusvalenze

di Redazione tecnica - 21/11/2024

Non è arretrato di un centimetro sulle proprie posizioni in materia di tassazione delle plusvalenze derivanti da cessioni a titolo oneroso di immobili oggetto di Superbonus il ministro Giancarlo Giorgetti, in risposta all’interrogazione dell’on. Mauro Del Barba n. 3-01555.

Tassazione plusvalenze Superbonus: nuova interrogazione al ministro Giorgetti

Questi i punti principali dell’interrogazione presentata dal deputato:

  • la nuova tassazione introdotta, soprattutto per chi possiede immobili da lungo tempo e ha fatto ricorso al superbonus, comporta il più delle volte un importo della plusvalenza di gran lunga superiore all'importo dell'agevolazione ricevuta;
  • la normativa introduce un nuovo presupposto fiscale con effetti potenzialmente retroattivi sui contribuenti per scelte effettuate prima della sua entrata in vigore, mettendo potenzialmente in crisi il principio del legittimo affidamento tra cittadini e amministrazione pubblica, poiché modifica condizioni che i contribuenti consideravano stabili e su cui avevano fondato le proprie decisioni di investimento;
  • la norma reca con sé un rischio di disparità fiscale, poiché immobili simili per tipologia e ubicazione potrebbero essere tassati in modo diverso, penalizzando ingiustamente coloro che hanno investito in miglioramenti energetici e strutturali;
  • le ripercussioni di questa misura sul mercato immobiliare potrebbero comportare un elevato rischio di contrazione delle compravendite, in quanto essa disincentiva, di fatto, la cessione di immobili ristrutturati con il superbonus, poiché i venditori rischiano di pagare plusvalenze più elevate rispetto al beneficio fiscale ricevuto, soprattutto in casi in cui il prezzo d'acquisto risale a tempi lontani.

Da qui le richieste al Ministro sulla valutazione dell'impatto economico di tale normativa sul mercato immobiliare e sull’opportunità di adottare iniziative normative volte a rivedere le disposizioni, proprio per evitare effetti retroattivi lesivi del legittimo affidamento dei contribuenti e garantire maggiore equità fiscale tra immobili simili.

In fase di question time, Del Barba ha anche ribadito che, sebbene fosse necessario procedere con decisione per fermare l’emorragia nei conti dello Stato, anche con il blocco delle cessioni del credito, ciò però non giustifica l’accanimento verso i contribuenti che hanno utilizzato il superbonus, creando gli “incagliati” e dando luogo a una supertassa: “Questo non è corretto dal punto di vista del legittimo affidamento, dal punto di vista della discriminazione tra casi analoghi e dal punto di vista dell'eccessiva tassazione”.

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