Superbonus: tutte le novità del 2023
di Gianluca Oreto - 01/09/2023
Avrebbe dovuto essere l'anno della svolta e invece, arrivati al terzo quarto del 2023, la situazione relativa al superbonus e al blocco della cessione dei crediti stenta a trovare soluzioni. Dalla prima modifica al meccanismo delle opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito), arrivata con il Decreto Legge n. 4/2022 (Decreto Sostegni-ter), il comparto delle costruzioni è passato da una fase di smarrimento in cui in molti non avevano ancora compreso l'evoluzione del mercato, ad una di completa inquietudine in cui le scadenze sono sempre più prossime e nessuno riesce più a venirne a capo.
Superbonus: le novità del primo quarto 2023
Chiuso il 2022 con i primi due correttivi apportati al Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) dal Governo Meloni (il Decreto Aiuti-quater e la Legge di Bilancio n. 197/2022), il 2023 si è aperto con la Legge 13 gennaio 2023, n. 6 di conversione del citato Decreto Aiuti-quater (il Decreto Legge 18 novembre 2022, n. 176) che non ha apportato alcuna modifica significativa e confermato la rimodulazione del superbonus al 90% per le spese sostenute nel 2023 con le eccezioni stabilite dalla Legge di Bilancio.
Giustificando le prime azioni del Governo sul superbonus dall'eccessiva spesa dello Stato in questa misura, contribuenti, imprese e professionisti si sarebbero aspettati un nuovo provvedimento d'urgenza volto a risolvere la vera grande problematica del 2023: il blocco della cessione dei crediti.
La chiusura dell'ultima piattaforma che comprava bonus edilizi avvenuta a novembre 2022 (Poste Italiane) ha lasciato il comparto delle costruzioni con il cerino in mano ovvero con interventi avviati senza capacità economica e capienza fiscale perché basati su contratti che prevedevano lo sconto in fattura e/o la cessione del credito.
A febbraio 2023, invece, accade l'imprevedibile. Come successo il 27 gennaio 2022 (quando fu pubblicato il Decreto Sostegni-ter), il 16 febbraio 2023, nella stessa giornata, viene approvato dal Consiglio dei Ministri, firmato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge 16 febbraio 2023, n. 11 (Decreto Cessioni) che contiene diverse misure significative meno quella più attesa (una norma che sbloccasse davvero le cessioni).
In appena 3 articoli (di cui uno dispone l'entrata in vigore del provvedimento) viene stabilito:
- il divieto di acquisto dei crediti edilizi da parte degli Enti locali;
- la limitazione alla responsabilità solidale con l'indicazione precisa della documentazione da fornire ai cessionari;
- lo stop al meccanismo di cessione dei crediti edilizi con una complicato regime di esclusione (ulteriormente modificato dalla legge di conversione del D.L. n. 11/2023);
l'abrogazione di ogni forma alternativa alla detrazione diretta già presente nella normativa (abrogate, infatti, le disposizioni di cui all’articolo 14, commi 2-ter, 2-sexies e 3.1, e all’articolo 16, commi 1-quinquies, terzo, quarto e quinto periodo, e 1-septies, secondo e terzo periodo, del decreto-legge n. 63 del 2013).
L'unica apertura (non normativa) riguardava l'accordo con Enel X che avrebbe predisposto una piattaforma di acquisto dei crediti fiscali da parte della Banche in modo da liberare la loro capienza fiscale. Tali crediti sarebbero poi stati girati ulteriormente a terzi, con particolare riferimento alle società partecipate dallo Stato.
Il primo quarto del 2024 si chiude con:
- le dichiarazioni del CEO di Enel X, Francesco Venturini che afferma "Siamo quasi pronti, è questione di poco e potremo dare un decisivo impulso allo sblocco dei decreti incagliati";
- la Legge 11 aprile 2023, n. 38 di conversione del Decreto Cessioni, che modifica copiosamente il regime delle esclusioni dallo stop del meccanismo di cessione e dispone parecchie altre novità;
- il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 18 aprile 2023, n. 132123 relativo alle disposizioni di cui all’art. 9, comma 4 del Decreto Aiuti-quater che ha previsto la fruizione in dieci rate annuali dei crediti residui derivanti dalla cessione o dallo sconto in fattura relativi alle detrazioni spettanti per alcune tipologie interventi edilizi (lo "Spalmacredito").
Superbonus: le novità del secondo quarto 2023
Dal 2 maggio 2023 diventano operative le disposizioni relative allo Spalmacredito e l'Agenzia delle Entrate aggiorna la Piattaforma cessione crediti allineandola alle nuove disposizioni.
Sempre i primi di maggio viene depositata dal Cresme la memoria nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sugli effetti macroeconomici e di finanza pubblica derivanti dagli incentivi fiscali in materia edilizia della V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati. Una memoria che smentisce di fatto l'analisi di Banca d'Italia, sui benefici ambientali ottenuti con l'investimento incentivato con il Superbonus e sui tempi di rientro dell'investimento iniziale finanziato con PNRR.
A giugno arriva il Decreto-Legge 1 giugno 2023, n. 61 (Decreto Alluvioni), successivamente convertito con modificazioni dalla Legge 31 luglio 2023, n. 100, che dispone una proroga al 31 dicembre 2023 per l'utilizzo del superbonus 110% sulle unifamiliari e le unità immobiliari con accesso autonomo e indipendenza funzionale ubicate nei territori colpiti dall'alluvione.
A fine giugno 2023 comincia a circolare la notizia di un possibile ripensamento sulla piattaforma di Enel X, ma ancora siamo nella fase del pour parler.
A questo punto arriviamo nella fase calda dell'anno e prima delle ferie estive il Governo approva il Decreto Legge 10 agosto 2023, n. 104 (Decreto Asset), in attesa di conversione in legge. Un Decreto Legge che prevede unicamente una proroga al 31 dicembre 2023 per l'utilizzo del superbonus 110% riservata solo a chi entro il 31 settembre 2022 aveva già completato il 30% dell'intervento complessivo.
Contemporaneamente arriva il Comunicato Stampa ufficiale di Poste Italiane:
"Poste Italiane comunica la riapertura del servizio di acquisto dei crediti d’imposta a partire dai primi giorni di ottobre. Un’iniziativa in linea con le indicazioni del Governo che conferma il sostegno costante di Poste Italiane alle famiglie e al sistema Paese. L’acquisizione dei crediti sarà rivolta esclusivamente alle persone fisiche e limitata alle cosiddette prime cessioni per un ammontare massimo di 50mila euro".
Il 25 agosto 2023 approda in Gazzetta Ufficiale il Decreto MEF del 31 luglio 2023 che definisce criteri e modalità per l’erogazione del contributo relativo alle spese sostenute per gli interventi di efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici, previsto dal Decreto Aiuti-quater.
Agosto si chiude con nuove indiscrezioni sulla piattaforma Enel X che avrebbe riattivato gli acquisti dei crediti fiscali unicamente dai soggetti con cui erano già in precedenza sottoscritti contratti e solo in caso di conferma dei requisiti richiesti dalle condizioni contrattuali e dalla normativa di riferimento. Nessuna nuova riapertura per nuovi crediti e tramontato il progetto di cui si era parlato.
Superbonus: cosa accadrà nel terzo quarto?
Nell'ultimo quarto del 2023, al momento, è lecito attendersi:
- la conversione in legge del D.L. n. 104/2023, magari con un intervento del Parlamento che potrebbe decidere di allungare ulteriormente i tempi a favore di tutti i cantieri in corso d'opera che non si riescono a completare a causa del blocco della cessione dei crediti;
- la riapertura di Poste Italiane a ottobre, ovvero quando il D.L. n. 104/2023 sarà già stato convertito in legge e si avranno maggiori certezze.
Interventi che da soli non riusciranno certamente a risolvere i problemi degli italiani, ancora in attesa che Governo e Parlamento si decidano a mettere in moto le partecipate mediante le quali si potrebbero acquistare tutti i crediti rimasti incagliati.
In conclusione, il 2023 è stato finora un anno di grande attesa per quanto riguarda la cessione del credito. I pochi provvedimenti normativi pubblicati hanno, però, apportato significative modifiche e aggiornamenti, rendendo il panorama legislativo più complesso. È fondamentale rimanere sempre aggiornati e informati su queste novità, non solo per sfruttare al meglio le poche opportunità rimaste, ma anche per evitare possibili inconvenienti ed errori (oltre che sanzioni).
La conoscenza è potere, specialmente quando si tratta di normative fiscali!
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