Superbonus, ultimo tango per i condomini

di Redazione tecnica - 19/02/2025

Il Superbonus saluta il 2024 con un ultimo colpo di coda: 124 miliardi di euro di detrazioni per lavori conclusi e ben 4,4 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione nel solo mese di dicembre, un exploit trainato quasi interamente dai condomìni.

Superbonus: ultimo report Enea

È quanto emerge dall’ultimo report del 2024 pubblicato da Enea sull’utilizzo delle detrazioni fiscali previste dall’articolo 119 del Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020). Dati che confermano un effetto ormai ben noto: a ridosso delle scadenze, i numeri schizzano verso l'alto, spinti dalla corsa contro il tempo per non perdere gli incentivi.

Dopo una media mensile in flessione (da luglio a novembre 2024), dicembre registra un vero e proprio boom per i condomìni:

  • 80,57 miliardi di euro di investimenti complessivi (comprese le somme non ammesse a detrazione), ovvero +634 milioni di euro rispetto a novembre;
  • 79,84 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione, con un balzo di oltre 4,32 miliardi rispetto al mese precedente;
  • 75,39 miliardi di euro di lavori effettivamente realizzati, con un incremento di circa 828 milioni di euro.

Superbonus: ultimo tango

Numeri importanti, figli dell’ormai noto scalino fiscale che ha visto l’aliquota del Superbonus passare dal 70% per il 2024 al 65% per il 2025. Ma il dato più significativo è un altro: il Superbonus, di fatto, è terminato per i nuovi interventi.

La Legge n. 207/2024 ha infatti introdotto, all’interno dell’articolo 119 del Decreto Rilancio, il nuovo comma 8-bis.2, che restringe drasticamente l'accesso alla detrazione del 65% per il 2025. Questa sarà concessa solo per gli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti:

  • presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) ai sensi del comma 13-ter, per interventi diversi da quelli condominiali;
  • adottata la delibera assembleare di approvazione dei lavori e presentata la CILA, per gli interventi condominiali;
  • presentata l'istanza per l'acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e ricostruzione degli edifici.

Conclusioni

Il 2024 ha segnato il canto del cigno di un incentivo che, tra luci e ombre, ha inciso profondamente sul settore edilizio italiano. La corsa all’ultima detrazione testimonia il peso che il Superbonus ha avuto e la difficoltà, per imprese e cittadini, di adeguarsi a un futuro fatto di bonus ridotti e scadenze più stringenti. Chi ha saputo giocare d’anticipo, ha portato a casa il massimo del beneficio. Per tutti gli altri, il 2025 sarà l’anno di una nuova normalità fiscale.



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