Testo Unico Edilizia e Salva Casa: nuove proposte di emendamento

di Gianluca Oreto - 08/07/2024

Dopo oltre un mese di analisi e confronti, alla fine la strategia d’azione più saggia per far fronte alle modifiche apportate al d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) dal D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa) non può che essere quella “attendista”.

Testo Unico Edilizia: dubbi e perplessità

Sono numerosi i dubbi, le perplessità e le possibili modifiche che probabilmente arriveranno durante la conversione in legge del Salva Casa (entro il 28 luglio 2024). Proprio per questo motivo, come spesso accade quando si discute un provvedimento d’urgenza, tecnici degli enti locali e liberi professionisti saranno propensi a mettere in stand by ogni pratica relativa agli articoli modificati del Testo Unico Edilizia (TUE).

Mentre le modifiche all’art. 6 (Attività edilizia libera) sono solo una necessaria conseguenza di una giurisprudenza consolidata sul tema (che però necessita sempre di valutare “caso per caso” le VePa e le pergotende), qualche dubbio applicativo resta:

  • sull’art. 9-bis, comma 1-bis, e sulle possibilità di qualche casistica in cui la nuova definizione di stato legittimo potrebbe legittimare qualche abuso grave non precedentemente individuato oltre che l’impatto delle sanzioni alternative alla demolizione (artt. 33 e 34) che pur contribuendo allo stato legittimo non producono gli stessi effetti sananti previsti all’art. 38;
  • sull’art. 23-ter in cui nella fretta di semplificare il cambio d’uso, si è dimenticati di definire cosa voglia dire “senza opere”;
  • sull’art. 31 e sulle possibilità corruttive che resterebbero nel caso di alienazione dell’immobile acquisito dalla P.A. a seguito di mancata ottemperanza alla demolizione da parte del privato (oltre che sulle potenzialità stesse della previsione);
  • sull’art. 34-bis che, pur incrementando le tolleranze costruttive ed esecutive, complica la vita dei professionisti relativamente all’autorizzazione sismica e all’attestazione sul diritto dei terzi;
  • sulle possibilità di sanatoria offerte dal nuovo art. 36-bis sul quale resta sempre il problema dell’autorizzazione sismica postuma (inesistente) oltre che l’assenza di una modulistica specifica (per la quale si dovrà attendere la Conferenza Unificata ma sulla quale i professionisti potranno dare sfogo al loro estro).

Testo Unico Edilizia e Salva Casa: nuovi emendamenti

Dopo le prime 517 proposte di emendamento (di cui 453 al solo articolo 1 del ddl di conversione del Salva Casa) depositate in VIII Commissione alla Camera dei Deputati lo scorso 27 giugno, sono arrivate altre 341 proposte (di cui 310 all’art. 1). Entro metà luglio dalla VIII Commissione uscirà il testo del disegno di legge di conversione che, con molta probabilità, riceverà la fiducia dei due rami del parlamento).

Anche in questo caso sono tante le richieste arrivate sia dalla maggioranza che dalla opposizione. Di seguito alcuni degli emendamenti più interessanti (tra i quali quelli che riguardano gli articoli 9-bis, comma 1-bis, 34-bis e 36-bis).

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