Tolleranze edilizie 2025: la nuova disciplina per la gestione delle difformità
di Gianluca Oreto - 06/02/2025
Come tutte le novità normative, anche quelle contenute all’interno del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia o TUE), dopo l’aggiornamento della Legge n. 105/2024 di conversione del D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa), hanno la necessità di essere metabolizzate da tutti gli operatori del settore.
Salva Casa: novità da “digerire”
Non v’è dubbio che per la piena attuazione di alcune delle nuove disposizioni sarà necessario qualcosa di più delle Linee di indirizzo e criteri interpretativi recentemente pubblicate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). L’aggiornamento della modulistica edilizia, ad esempio, è uno dei tasselli fondamentali per completare il quadro e sul quale non è ancora chiaro se occorrerà attendere un intervento “centrale” in sede di conferenza unificata oppure se l’intento sia quello di lasciar libere le Regioni (con un passo indietro nel tempo di quasi 10 anni).
È certamente sintomatico di un disagio che il MIT sia dovuto intervenire con un documento di 42 pagine per chiarire l’applicazione di appena 8 articoli del TUE rinnovati dal Salva Casa.
In questo approfondimento ci concentreremo sulle nuove disposizioni del Salva Casa destinate alla gestione delle difformità utilizzando le nuove tolleranze di cui all’art. 34-bis, profondamente rinnovato.
CONTINUA A LEGGERE© Riproduzione riservata
- Tag: